L’associazione ALA, consapevole dell’importanza di tutelare la salute dei cittadini dal rischio amianto, prosegue la propria battaglia per segnalare, denunciare e protestare sulla presenza di strutture con pericolo amianto a Senigallia.

Finalmente, dopo anni di battaglie anche contro gli organi competenti che, solo raramente, e sempre con estrema lentezza, si impegnavano ad effettuare gli opportuni interventi, stanno perlomeno arrivando risultati anche da questo versante.

Mi riferisco alla celerità con la quale – in ogni circostanza – la nuove direttrice del Servizio Igiene e Sanità Pubblica ZT4, dott.ssa Daniela Cimini, prende in considerazione le segnalazioni dell’Associazione Lotta all’Amianto.

Una persona seria e responsabile che, dal suo insediamento, ha sempre e comunque provveduto ad effettuare sopralluoghi per casi indicati dall’ALA.

Ed è proprio alla dott.ssa Cimini – assieme alle autorità dell’Amministrazione comunale – che torno a rivolgermi per segnalare la gravissima presenza di lastre in cemento amianto vetuste e pericolose in via Arceviese a Senigallia, nei pressi della caserma dei Vigili del Fuoco.

Ogni volta rimango stupito dal fatto che solo io riesca ad individuare situazioni di capannoni o abitazioni o capanne ricoperte da lastre in cemento-amianto rovinate, sbeccate e vetuste, tanto da spolverare fibre di amianto nell’aria.

E si tratta di lastre che avranno addirittura 50 anni di vita!

Perché stupito? Per il fatto che certe situazioni come questa, sono visibilissime perché adiacenti ad abitazioni ed a luoghi istituzionali. Chi di dovere, dovrebbe avere il buon senso di segnalare all’Ufficio di Igiene competente in materia tali pericoli.

da Carlo Montanari

da Associazione ALA