Manchester è pronta a riaccogliere Ariana Grande, la popstar che si era appena esibita lo scorso 22 maggio alla Manchester Arena (foto) quando un attentato perpetrato da un terrorista suicida, Salman Abedi, britannico con radici libiche, ha causato la morte di 22 persone, tra cui ben 7 bambini.

La cantante si esibirà in un concerto di beneficenza per le vittime previsto domenica 4 giugno: il concerto, a cui hanno annunciato la partecipazione tra gli altri pure i Coldplay, Justin Bieber, i Take That e gli One Direction’s, si terrà allo stadio Old Trafford.

“La gente non ha ancora metabolizzato la tragedia avvenuta – ci dice da Manchester Riccardo Diamantini, un senigalliese che da circa un anno e mezzo vive nella città inglese per lavoro – ed è normale che sia così. L’allerta terrorismo in Inghilterra negli ultimi anni è alta, ma qui a Manchester non vi era sentore che potesse verificarsi quanto successo all’Arena”.

“Nella sera dell’attentato mi trovavo a circa 5 km dall’impianto. Chiaramente la notizia si è sparsa subito e la paura, l’incertezza e l’apprensione le potevi vedere davvero nei volti della gente: può sembrare una frase fatta, ma è stato davvero così – continua – . Devo dire però che la comunita di Manchester (borgo metropolitano di circa 500.000 abitanti) ha reagito davvero con compostezza, grande dignità ed unità. Già il giorno successivo, il 23 maggio, in migliaia si sono raccolti nei pressi del Municipio per un momento di riflessione”.

Nella stessa data, ad un live in città dei Simple Minds si è presentato l’80% di coloro che avevano acquistato il biglietto.

Il concerto di domenica prossima sarà insomma un altro piccolo tassello verso un lento ritorno alla normalità, pur con il lutto nel cuore.