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Presunto caso di malasanità a Senigallia: su Rai 3 la famiglia Curzi ribadisce le accuse

A "Mi manda Rai 3" la vicenda di una donna deceduta nel 2008: l'Asur non si presenta, ma invia una nota - VIDEO

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Presunto caso malasanità Curzi (2008)

La nota trasmissione Rai “Mi manda Rai 3” si è occupata nella puntata della mattinata di giovedì 25 maggio del presunto caso di malasanità che nel dicembre 2008 potrebbe essere costato la vita a una senigalliese, Dina Curzi, scomparsa a 78 anni.


Ospiti in studio la figlia della donna, Delia (foto), e Roberto Paradisi, che segue la causa per la famiglia assieme all’avvocato Genny Giuliani.

Nel corso della trasmissione è stata riassunta l’intera vicenda, iniziata nell’agosto del 2008 quando – come evidenziato dal legale – alla donna, al Pronto Soccorso di Senigallia, è diagnosticata una infezione alle vie urinarie: qualche giorno dopo, in seguito ad una peggioramento delle condizioni di salute e un nuovo ritorno al nosocomio, alla paziente viene diagnosticata una meningite batterica: trasferita all’ospedale di Macerata, Dina Curzi viene operata, mostrando successivamente segnali di ripresa.

Quindi, la donna viene trasferita alla Rsa di Ostra Vetere per la riabilitazione: il 29 novembre 2008 la paziente, prima di rientrare a casa, viene trasportata in ambulanza a Senigallia per una risonanza magnetica.

“E’ a questo punto – sottolinea il legale Paradisi – che nelle cartelle cliniche compaiono un trauma cranico e una frattura alla costola, sulla cui origine i parenti da tempo attendono che sia fatta chiarezza.

“I familiari – aggiunge l’avvocato – vogliono conoscere la verità: vogliono in particolare sapere come la donna si è procurata il trauma emerso con la risonanza magnetica. Un episodio che potrebbe aver causato il peggioramento delle condizioni di salute fino al decesso (avvenuto il 27 dicembre 2008), come è emerso dalla relazione che il perito nominato dal tribunale ha depositato”.

“Su questo punto la cartella clinica è omissiva, ad un certo punto l’ematoma alla testa emerge improvvisamente come fossimo in un giallo – ha sottolineato l’avvocato in trasmissione – ma la donna è sicuramente caduta ed indipendentemente dal fatto che questo sia successo nel trasporto in ambulanza o in ospedale durante la risonanza – come afferma il diario assistenziale della caposala della Rsa – , è un dato di fatto che la paziente in quel momento si trovasse comunque nella custodia dei sanitari di Asur Marche. L’Asur Marche però cosa fa? Muro”.

L’Asur, pur invitata in trasmissione, ha preferito declinare, ma ha comunque inviato una nota alla Redazione di “Mi manda Rai 3”, spiegando: “la causa promossa dagli eredi Curzi contro Asur Marche è attualmente sospesa, in attesa che venga definita un’azione per querela di falso civile, per annullare la validità di un documento (il diario assistenziale di Rsa) prodotto in giudizio dalla contro parte, frutto, a nostro avviso, di una errata trascrizione di una conversazione telefonica. In ragione di ciò non può essere possibile formulare un giudizio sul comportamento di Asur Marche“.

Allegati

Per saperne di più

Qui l’intero Video (dal minuto 29.30 circa)

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