Riaperto il duomo, ma altre chiese rimangono inagibili nella diocesi di Senigallia
Molti edifici ecclesiastici necessitano interventi, dalla messa in sicurezza al miglioramento sismico. Ecco quali
Mentre il duomo di Senigallia è stato riaperto – con una messa solenne in occasione del giovedì santo che precede la domenica di pasqua – altri luoghi di culto senigalliesi rimangono invece ancora chiusi dopo le scosse di terremoto che hanno devastato il centro Italia da agosto 2016 fino a gennaio 2017.
Si tratta – spiega l’arch. Tonino Sartini che ha condotto le verifiche nei vari edifici di culto per conto della Diocesi senigalliese – delle chiese parrocchiali delle frazioni del Filetto e di Borgo Bicchia: i due edifici sono tuttora inagibili e, al momento, non è ancora possibile determinare alcuna data, ancorché indicativa, per la loro riapertura.
Tra due settimane, invece, dovrebbero partire a Senigallia i lavori di miglioramento sismico alla chiesa dei Cancelli, sconsacrata ma adibita a sede per incontri pubblici e manifestazioni.
Le verifiche e gli interventi di consolidamento o quantomeno di messa in sicurezza sono stati effettuati nella chiesa di Scapezzano dove è stato “protetto” il campanile della struttura; nella chiesa di S. Michele Arcangelo (Brugnetto); in quella di S. Giacomo Maggiore (Monterado di Trecastelli) e di S.Croce, a Ostra.
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