Senigallia ricorda il patriota Girolamo Simoncelli con un convegno
Il "martire laico" nasceva 200 anni fa: il 9 febbraio diversi relatori analizzeranno la sua figura
Nel bicentenario della nascita del patriota Girolamo Simoncelli che venne alla luce a Senigallia il 16 febbraio 1817, il Centro Cooperativo Mazziniano di Senigallia ha promosso in collaborazione con l’Associazione di Storia Contemporanea un Convegno nazionale di studi per aggiornare le conoscenze sul personaggio storico e sull’eccezionale epoca in cui questo si trovò a vivere ed operare.
Il Convegno si svolgerà al Centro di via Chiostergi nel pomeriggio del 9 febbraio (con inizio alle 17.15), nel 168° anniversario della proclamazione della Repubblica romana, il primo Stato laico, democratico e repubblicano della nostra storia.
Attesi relatori e relatrici da tutta Italia poiché si è pensato di rileggere il coraggioso contributo simoncelliano alla costruzione di un’Italia diversa alla luce del tempo, della società e delle sfide che si trovò a contrastare. Non poche, visto che l’Italia centrale era ostaggio della millenaria autocrazia papalina.
“Si tratta per il nostro Centro di un appuntamento particolarmente importante e sentito da un ambiente, quello mazziniano, che ancora è saldamente radicato a Senigallia e si impegna per diffondere un’idea laica e democratica della cultura”, ha detto il presidente del sodalizio fondato da Giuseppe Chiostergi nel 1948, Alessandro D’Alessandro.
Sulla stessa linea il presidente dell’Associazione di Storia Contemporanea, Marco Severini, che considera il Convegno un appuntamento “di grande rilievo per la comunità, soprattutto perché richiama tempi in cui per gli ideali repubblicani e democratici, e dunque per la partecipazione alla vita politica, si rischiava la vita” e annuncia al contempo “non poche novità di natura storiografica”.
A tutti i partecipanti ai lavori convegnistici sarà donata la riedizione della prima ricerca storica che ha inquadrato storicamente Simoncelli, ma saranno pure presenti copie della biografia del “martire laico”, ucciso nei pressi della Rocca dal piombo svizzero alla mercé del papa-re il 2 ottobre 1852.
Dagli Organizzatori
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