Non si trova la 16enne senigalliese che era trasferita in una comunità protetta lo scorso 20 dicembre. La decisione di affidarla alla struttura era stata presa dal Tribunale dei minori, in accordo con i genitori: la famiglia era preoccupata della possibilità che la figlia si prostituisse.

A far scattare la preoccupazione dei genitori erano state alcune foto osé pubblicate dalla ragazza sul profilo Facebook, e le voci insistenti che insinuavano che la figlia si prostituisse in un camper alle Saline di Senigallia. Le indagini svolte dai familiari avrebbero accertato che la giovane effettivamente saliva e scendeva in continuazione con diversi uomini da un camper parcheggiato in via Podesti, a sud del quartiere Saline, zona frequentata dalle prostitute. A quel punto ai genitori non è rimasto che rivolgersi ai Carabinieri e ai servizi sociali che hanno disposto l’affidamento a una comunità.

La ragazza avrebbe fatto perdere le sue tracce dalla giornata di venerdì 13 gennaio: la fuga non si sarebbe consumata dalla struttura protetta bensì a scuola. Alla ragazza infatti era stato permesso di riprendere gli studi e frequentare quindi un istituto superiore che si trovava nella stessa città della comunità dove alloggiava.

Con una scusa la giovane si sarebbe allontanata dalla classe e non vi avrebbe più fatto ritorno: subito è stata allertata la Polizia locale ma le ricerche fino ad ora non hanno sortito risultati. Anche le nostre autorità locali stanno battendo palmo a palmo Senigallia: è plausibile che la giovane abbia cercato rifugio in zone che le sono familiari. A cinque giorni dalla scomparsa però non si hanno ancora notizie al riguardo.