“Ecco come sono nate le mie donne volanti”
Lorenzo Cicconi Massi parla del suo ultimo lavoro: incontro per il corso della Luas di Senigallia
Venerdì 13 gennaio per il corso di storia e tecniche della fotografia dell’Università Luas è stata programmata una lezione di Lorenzo Cicconi Massi alla Biblioteca comunale. Il tema è stato quello della sua nuova serie dedicata alle donne che volano. Si tratta, come ha premesso il coordinatore del corso Bugatti, di una suite di fotografie, che ha incontrato l’interessamento tanto del pubblico quanto di gallerie e musei. Infatti ora è ricco il calendario delle prossime iniziative espositive del fotografo e regista senigalliese, che è stato chiamato ad esporre nei prossimi mesi a Milano a Contrasto e a Roma nel palazzo di Montecitorio.
“Al festival di fotografia ad Arles nel 1998” ha raccontato Cicconi Massi “portai alcune fotografie che erano rimaste per anni nel cassetto. Furono assai apprezzate e capii che la gente si interessava a quanto avevo da raccontare“. Dopo Arles vennero i premi, come al concorso Canon. Venne anche la chiamata di Contrasto. “La fotografia di Giacomelli sta dentro di me, come il mare, le colline ed il bianco e nero.” ha sottolineato Cicconi Massi “trattandosi di premesse visive poetiche, estetiche, complessivamente culturali che ho dovuto rielaborare ed ordinare secondo la mia sensibilità e le mie esigenze espressive“.
L’idea delle ‘Donne volanti’? “E’ del 2011” ha spiegato Cicconi Massi precisando che aveva dovuto affrontare proprio molte problematiche logistiche per realizzare l’idea base. Che era quella di usare delle impalcature ed il cielo come sfondo. Dopo i primi tentativi il progetto era stato accantonato. Poi l’anno scorso aveva deciso di riprenderlo, ma con risultati discordanti. C’era stato l’input decisivo costituito dall’invito da parte dei curatori del museo De’ Nobili di Trecastelli. L’idea iniziale del lavoro, in effetti, aveva avuto una evoluzione attraverso ripetute prove ed esperimenti. La serie delle donne volanti non è ancora conclusa: mancando alcuni scatti.
“Poi” ha aggiunto Cicconi Massi, che è stato lungamente applaudito per il suo intervento e per la qualità delle sue foto “devo confessare che sono molto geloso dei miei lavori, che sono sempre il frutto di una gestazione, che risulta assai lunga“.
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