Lo specialista non c’è, la paziente muore: indagine in ospedale
Familiari di una 74enne vogliono vederci chiaro, l'Asur avvia un'indagine interna
E’ stata avviata dall’Asur un’indagine interna per fare luce sul decesso di una paziente avvenuto presso l’ospedale di Senigallia lo scorso 9 ottobre 2016. I familiari si sono rivolti a un avvocato ritenendo che la causa del decesso sia da ricercare nell’assenza dello specialista dal nosocomio cittadino durante i weekend, come da disposizioni dell’Area Vasta n.2, ma i punti da chiarire sono diversi.
La paziente, una donna di 74 anni affetta da un tumore dell’area nasale, l’8 ottobre 2016 si era recata al pronto soccorso per un’emorragia. Non trovandosi a Senigallia l’otorinolaringoiatra, le è stato somministrato un farmaco prima di essere dimessa; la sera stessa, però, ha avuto un’altra crisi a seguito della quale la situazione è precipitata ed è finita in rianimazione. Mentre lo specialista in servizio a Fabriano non poteva muoversi per raggiungere Senigallia, dal pronto soccorso locale sono partite alcune telefonate per ottenere un consulto dal presidio di Ancona.
La mattina seguente, però, si è verificato il decesso dell’anziana donna, sul quale i familiari vogliono vederci chiaro.
Un aspetto finito sotto la lente d’ingrandimento è la prestazione medica ricevuta presso l’ospedale di Senigallia: secondo i familiari della donna, il fatto che sia stata dimessa senza una visita specialistica non è un dettaglio trascurabile. Così come non lo sarebbe il secondo aspetto che – assieme al legale – vorrebbero chiarire: la carenza organizzativa che ha reso impossibile la visita dello specialista in otorinolaringoiatria.
La stessa Asur regionale e l’Area Vasta n. 2 hanno avviato un’indagine interna per chiarire prestazione e organizzazione.
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