“Sapevano della situazione dei ponti di Senigallia ma hanno preferito la piazza”
Liverani (Fratelli d'Italia) attacca l'amministrazione: "gestione scandalosa, ma il MEF ha dato il colpo di grazia: ora dimissioni"
“Critiche fomentate ad arte da chi non fa altro che strumentalizzare ogni situazione per il proprio tornaconto politico e non certo per il bene comune della città”. Queste le parole del sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, il quale torna sotto l’attacco politico di Marcello Liverani. “Quelle che lui chiama ‘critiche fomentate ad arte’ – spiega il coordinatore della sezione senigalliese di Fratelli d’Italia/Alleanza Nazionale – altro non sono che la verità palese e lampante di come un gruppo di persone amministra in maniera scandalosa la città”.
Al centro della polemica non solo c’è la risposta del sindaco alle critiche mosse da parte dell’opposizione, ma la gestione delle priorità. “Parole inutili e anche offensive quelle del sindaco – continua Liverani – perché se i soldi sono finiti la colpa è solamente che la loro, significa che li hanno amministrati malissimo e spesi peggio. Che i ponti stavano in condizioni carenti lo si sapeva da marzo 2014, che il ripristino del Ponte Perilli sia stato fatto male e al 50% è palese. Il Piemonte ha limitato, e di molto, i danni dell’alluvione perché cambiò i ponti mettendoli a campata unica, e sul quotidiano La Stampa è lo stesso Chiamparino a spiegarlo bene. Ma a Senigallia a decidere queste cose sono elettricisti, bagnini e maestri”.
Un ponte al posto della nuova piazza Garibaldi. Invece di spendere milioni di euro, suggerisce il referente di FdI, si sarebbero potute realizzare opere di miglioramento o rifacimento dei ponti, magari a campata unica per smorzare il pericolo in caso di piena del fiume Misa. “In quel progetto (orti del vescovo, Ndr) ‘ballano’ 37 appartamenti, non era assolutamente una priorità. E quando dicono che monitoravano tutto in pratica si danno ancora di più la zappa sui piedi: significa che pur conoscendo la situazione di ponte II Giugno, non sono volutamente intervenuti”.
Con la possibile ma ancora non confermata chiusura poi di altri ponti, come specificato dal gruppo Senigallia Bene Comune, poi si assesterebbe un duro colpo alla viabilità verso il centro storico di Senigallia, con tutto ciò che ne consegue per le attività commerciali che insistono nella sempre più estesa ztl.
“E’ palese il metodo con il quale si amministra Senigallia – conclude Liverani –: il cerchio si sta chiudendo, i giochini stanno per essere interrotti, la Giunta è alla frutta. Il MEF ha contestato persino i premi dati ai Dirigenti perché senza le valutazioni. La barca non sta affondando, è già affondata. Rimane una sola parola utile: dimissioni”.
con gli apparati ecclesiastici della diocesi. Ma scherziamo?
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