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Vasche di espansione: gara fantasma!

Unione Civica rivela che fine ha fatto la gara di appalto per mettere in sicurezza il Misa

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Valmisa, fiume misa 23 marzo

La Provincia perde il pelo ma non il vizio. E il Comune, come sempre silente e compiacente, non si pone troppi problemi. Lo sanno i cittadini di Senigallia che fine ha fatto la “pronta” e “tempestiva” gara per l’appalto delle vasche di espansione del Misa?

Ricorderanno tutti gli strombazzamenti politicanti del dopo alluvione: “interventi subito”, “saremo più forti delle alluvioni”, “gara chiusa per il 2015” e via dicendo. In questo clima di eccitazione operaia e risolutiva la Provincia di Ancona indiceva il bando di gara il giorno 29.12.2015 con scadenza di presentazione delle offerte in data 18 marzo 2016.

Il giorno 22 marzo, l’operosa Provincia (che per anni si era dimenticata di manutenere il fiume Misa e il Comune di era dimenticato di denunciarlo) effettuava la prima seduta di gara e subito rinviava la seduta al 4 aprile 2016. Troppo facile! In data 1 aprile, una ambigua pec veniva inviata a tutte le imprese partecipanti con la seguente frase: “In relazione al passaggio di funzioni in materia di acque pubbliche dalla Provincia alle Regioni, la seduta di gara fissata per il giorno 4.04.2016 è rinviata a data che verrà successivamente comunicata ai concorrenti”.

E voilà, l’ennesimo passaggio di competenze con giravolta burocratica ha fatto così sparire la gara d’appalto che, ad oggi, risulta “fantasma”. Un’opera pensata e progettata per mitigare il rischio esondazione e per tutelare l’incolumità dei cittadini, ancora una volta, viene rinviata alle calende greche. La Regione che avrebbe dovuto assumere l’iniziativa tace. La Provincia e il Comune che dovrebbero marcare stretto l’ente pubblico sovra-ordinato, tacciono. E le imprese pronte a concorrere per realizzare le vasche attendono che il politicante e il dirigente di turno si sveglino.

Eppure il sindaco Mangialardi, oltre un anno fa, aveva dichiarato: “è stato concretizzato l’impegno che insieme al presidente della Regione Luca Ceriscioli mi ero preso con la città: quello di arrivare all’appalto dei lavori entro il 2015. Esprimo grande soddisfazione”. Mai parole furono più avventate. Mai presidente di Regione fu così incauto e paroliere. Tanto per mettere in sicurezza le vite umane c’è sempre tempo.

Roberto Paradisi
Luigi Rebecchini

UNIONE CIVICA

Commenti
Ci sono 2 commenti
leofax 2016-10-18 20:45:06
Chissà se tale argomento è oggetto di indagini da parte della Procura sul fascicolo aperto sull'alluvione. Staremo a vedere.
Leonardo Maria Conti
iz6qzm 2016-10-19 18:45:02
L' Italia tutta è diventato il posto dove l' arroganza è ormai istituzionale. Se una Amministrazione si dimostra efficiente, precisa, che sa prevedere i problemi ed anticiparli, giusta e corretta, nessun problema per il cittadino sopportare una arroganza, un rimbrotto, una critica. Certo l’ educazione non dovrebbe essere un optional specialmente per chi fa il suo lavoro di rappresentanza. Se invece unitamente alla incapacità ci fosse anche cialtroneria, completate dall' editto da palazzo dove io sono io e voi non siete niente, allora le cose dovrebbero cambiare. Proviamo a cambiarle con garbo e gentilezza in modo da insegnare ai possibili cialtroni il rispetto per il prossimo o per i propri simili? Sarebbe bastato comunicare ai cittadini, nell’esempio che segue: “…..purtroppo non è stato concretizzato l’ impegno che, insieme al presidente della Regione Luca Ceriscioli, mi ero preso con la città: quello di arrivare all’ appalto dei lavori entro il 2015. Esprimo grande rammarico”. Sarebbe meglio anche aggiungere il perché del mancato impegno, tanto per informare i cittadini e non trascurarli, dopotutto ne hanno il diritto e si sarebbero sentiti gratificati. Ecco questo possibile modo comportamentale avrebbe evitato polemiche, avrebbe contribuito ad una crescita istituzionale o perlomeno a superare un mancato aspetto educativo, fermo restando che ognuno si sarebbe preso le proprie responsabilità. O sono proprio queste ultime le responsabili?
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