Piemonte: sempre sugli orari di accensione slot. Variante sul tema
I sindaci d'Italia alle prese con ordinanze e provvedimenti per regolamentare le sale da gioco
La problematica dell’accensione degli apparecchi da intrattenimento negli esercizi e gli orari di apertura delle sale da gioco sono argomenti che stanno facendo “impazzire” i Sindaci ed i Comuni della nostra Penisola.
Ognuno “legifera” come crede ed ognuno impone alle attività ludiche esistenti di uniformarsi a questo od a quel regolamento… E le attività ludiche, certamente, non si possono opporre né si possono difendere. Gli orari di accensione degli apparecchi si differenziano così da Regione in Regione da Comune in Comune ed il “povero giocatore” non sa mai quando e come può trovare un punto per potersi dedicare e scegliere il proprio gioco preferito.
Per ora, il mondo del gioco d’azzardo pubblico, ovviamente perché quello illecito non ha certamente orari e non paga le tasse, “vivacchia” in questa situazione altamente ambigua, sperando in buone nuove che dovrebbero “uscire” a settembre dalla Conferenza Unificata e sperando che una riforma “nazionale” metta fine a questa sorta di “ordinanza selvaggia” che contiene orari e differenziazioni. Speriamo che non si avveri poi il proverbio “Chi vive sperando….” sarebbe veramente il colmo! Ma in queste righe si vuole parlare del Piemonte dove non si ferma l’ondata di ordinanze per limitare gli orari di funzionamento degli apparecchi da gioco.
Dopo sette comuni in provincia di Cuneo, è la volta di Asti e Santhià che dovranno sottostare a nuovi orari di accensione per le slot machine ospitate negli esercizi commerciali e quindi non nei casino online legali. Asti, per esempio, dopo aver sentito le associazioni di categoria del commercio in generale e dell’intrattenimento, il Sindaco ha firmato una ordinanza che fissa gli orari per gli apparecchi installati negli esercizi pubblici e commerciali e nei circoli privati dalle 10.00 alle 24.00, ma con “l’obbligo di disattivarli” dalle 7.30 alle 8.30, dalle 13.00 alle 14.30, dalle 18.30 alle 20.00 di tutti i giorni, festivi compresi. Per gli apparecchi presenti nella sale da gioco e scommesse autorizzate, l’obbligo di disattivazione scatta tra le 13.00 e le 14.30 e fra le 18.30 e le 20.00 per l’intero anno. Per le sale da gioco rimane la facoltà di protrarre l’orario di chiusura sino alle ore 02 se svolgono la propria attività in locali autonomi non sottostanti o contigui ad abitazioni civili oppure che siano opportunamente insonorizzati.
A Santhia, provincia di Vercelli, si è vissuta una situazione di ricorsi e contro ricorsi per l’opposizione di alcuni operatori al regolamento con cui il Comune aveva vietato l’installazione nei locali del centro storico conclusasi con la “ragione da parte del Comune”. La conseguenza di tutto questo è stata che il Sindaco ha annunciato il provvedimento sugli orari con un post sul suo profilo Facebook: “I gestori potranno consentire l’utilizzo dei giochi nelle fasce orarie dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 23.00.” E questo pregando tutti gli esercenti di uniformarsi alle nuove normative nel più breve tempo possibile anche perché a breve verrà avviata una fase di controllo e di verifica per il rispetto degli orari stabiliti. Sanzioni previste per ogni apparecchio acceso oltre i limiti consentiti dai 500 ai 1500 euro di multa.
Anche in Piemonte, quindi, differenze tra città e città… e poi chissà perché si desidera una legge nazionale! Per forza…
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