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Senigallia, non fu tentato omicidio: rumeno rimesso in libertà

Dovrà scontare il resto della pena con lavori socialmente utili alla Caritas il 42enne arrestato dalla Polizia

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Il martello e il coltello sequestrati dalla Polizia per l'aggressione avvenuta a Senigallia

Arrestato per tentato omicidio e rapina aggravata, condannato per lesioni gravi. Dovrà scontare un anno e sei mesi anziché (potenzialmente) 16 anni il rumeno arrestato dalla Polizia di Senigallia esattamente un anno fa sul lungomare Mameli, al termine di una violenta lite con un tunisino scoppiata per motivi di denaro.

L’uomo, Laurentiu Urbanschi, un 42enne che abitava in una capanna fatiscente sul lungomare Mameli, era stato arrestato nel luglio 2015: l’accusa era di tentato omicidio e rapina aggravata dall’uso di un martello contro un coetaneo di nazionalità tunisina con cui “condivideva” il rifugio. Il motivo scatenante l’aggressione era stato il furto di alcuni voucher che il rumeno possedeva per dei lavori presso la Caritas di Senigallia e che il tunisino aveva tentato di incassare, senza riuscirvi.
Dopo essersene accorto, il rumeno ha chiesto spiegazioni ma la vicenda ha assunto ben presto i contorni di una lite violenta al culmine della quale ha preso un martello e colpito il tunisino in più punti del corpo causandogli varie lesioni e fratture tra cui quella scomposta dell’omero destro e della mandibola.

Solo dopo varie indagini che il legale del rumeno, l’avvocato Corrado Canafoglia, ha effettuato, è stato possibile ricostruire la vicenda che inizialmente aveva fatto parlare di tentato omicidio e rapina aggravata (il tunisino lamentava il furto di un portafogli con circa 500 euro e del cellulare).
Durante l’udienza preliminare svoltasi ad Ancona davanti, il giudice Zagoreo ha condannato il rumeno per lesioni gravi a un anno e sei mesi di reclusione.
L’uomo, avendone già scontati 12 mesi in carcere, ha ottenuto di poter tramutare il resto della pena (sospesa) in lavoro socialmente utile presso la Caritas di Senigallia e, nel contempo, di essere rimesso in libertà.

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