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CaterRaduno, all’asta per Libera Senigallia si aggiudica la foto di Massimo Sestini

Con il contributo di scuole, imprenditori e cittadini, va al Comune per 5700 euro uno dei simboli dell'operazione Mare Nostrum

Il Comune di Senigallia si è aggiudicato la foto di Massimo Sestini all'asta per la legalità di Libera

Anche quest’anno non ha mancato di suscitare grandi emozioni il momento che il CaterRaduno dedica in ogni sua edizione alla solidarietà. Stiamo parlando, ovviamente, dell’asta di Libera, volta a raccogliere proventi a sostegno dell’associazione fondata da don Luigi Ciotti, presente sabato 9 luglio in piazza Roma, che vede migliaia di donne e uomini, soprattutto giovani, impegnati in progetti di educazione alla legalità e contrasto alla criminalità organizzata.

E, come sempre, il sindaco e la giunta comunale, rappresentata ieri dall’assessore Chantal Bomprezzi, insieme a scuole, imprenditori e singoli cittadini, hanno voluto dare il proprio contributo, aggiudicandosi per 5700 euro la foto aerea scattata da Massimo Sestini il 7 giugno 2014, ritraente un gommone carico di 227 migranti al largo delle coste libiche, trainato in salvo dalla fregata Bergamini della Marina Militare italiana.

La foto è stata pubblicata dal Time e ha ricevuto il premio World Press Photo Award.

Chantal Bomprezzi sul palco dell'asta della legalità con Don Luigi Ciotti e Don Tonio Dall'Olio“Interpretando lo spirito con cui Senigallia vive il CaterRaduno – afferma il sindaco Maurizio Mangialardisiamo felici di essere riusciti a sostenere concretamente anche quest’anno le attività di Libera, che nella persona di don Ciotti e dei tantissimi giovani che hanno preso parte al CaterRaduno vogliamo ancora una volta ringraziare per il loro quotidiano impegno a favore della legalità e della democrazia. E siamo anche molto soddisfatti di aver regalato alla nostra città non un oggetto a caso, ma un’opera che è il simbolo dell’operazione Mare Nostrum: da un lato la drammaticità dei fenomeni migratori, che non deve farci dimenticare la responsabilità che abbiamo nei confronti di queste persone, dall’altro la speranza che, lavorando insieme, sia possibile costruire un mondo migliore. Davvero grazie a tutti coloro che hanno voluto essere al nostro fianco”.

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Commenti
Solo un commento
anfatti
anfatti 2016-07-11 09:43:30
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