Furto in villa a Senigallia, ladri assolti
La confessione di un complice non poteva essere utilizzata nel processo per furto avvenuto a capodanno 2009
Assolti perché la testimonianza che li inchiodava non poteva essere usata nel processo. Ha dell’incredibile la conclusione della vicenda che ha visto terminare il processo per un furto avvenuto a cavallo tra il 2008 e il 2009 con l’assoluzione degli imputati nonostante la confessione di un complice.
Il giudice del tribunale dorico Pallucchini ha infatti assolto i due imputati – i senigalliesi Giovanni Spenga e Andrea Catalani – dall’accusa di furto per un fatto avvenuto a capodanno tra il 2008 e il 2009. In quella notte i due, aiutati da un complice brasiliano, rubarono arredi, quadri e monili da una villa su lungomare Mameli, appartenente a due nobili di origini polacche. Un bottino ingente, da circa 800mila euro.
Dalle indagini, la Polizia riuscì a identificare proprio il terzo uomo che confessò la loro responsabilità nel furto avvenuto a Senigallia. Ma la testimonianza venne resa senza la presenza di un avvocato, motivo per cui i legali dei due uomini, Corrado Canafoglia (difensore di Spenga) e Sonia Pernini (Catalani) sono riusciti a far leva nel quadro accusatorio, ottenendo l’assoluzione per non aver commesso il fatto quando invece il Pm chiedeva due anni di carcere.
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