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Ricette mediche false per procurarsi oppiacei in farmacia: una denuncia a Senigallia

I Carabinieri risalgono a una 28enne già nota per reati simili, in casa un timbro e un ricettario rubati a un medico

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Carabinieri di Senigallia, caserma di via Marchetti

I Carabinieri della Stazione di Senigallia hanno denunciato a piede libero una ventottenne, originaria della Tunisia ma residente da anni a Senigallia, con le accuse di ricettazione e falsità materiale.

Le indagini degli uomini dell’Arma sono partite dalla denuncia di un medico del posto, convenzionato con l’ASUR, sporta dopo che egli era stato contattato da una farmacia della città.

Alcune persone si erano presentate in farmacia con ricette, che recavano il timbro del medico, tutte prescriventi lo stesso farmaco. La farmacista si era subito insospettita, a maggior ragione perchè il nome del farmaco era stato scritto in modo errato e la firma in calce alle ricette era diversa da quella del medico, evidentemente ben nota alla professionista.

Il medico, che opera tra Roma e Senigallia, è quindi andato a controllare nel suo ambulatorio, accorgendosi della mancanza del suo timbro e di un ricettario: immediate la denuncia e la partenza delle indagini.

L’attenzione dei Carabinieri si è subito concentrata su una persona ben nota alle forze dell’ordine, che già in passato si era resa protagonista di reati analoghi.

I militari, durante un appostamento nei pressi della farmacia interessata, hanno sorpreso una giovane che era andata ad acquistare la confezione di un farmaco antidolorifico con principio attivo a base di tramadolo cloridrato (derivato dalla sintesi dell’oppio), mostrando una prescrizione medica con firma falsa.

La donna, colta sul fatto dai Carabinieri, ha subito giustificato la sua azione, indirizzando la responsabilità su una sua amica a cui stava facendo il favore di andare in farmacia a ritirare il medicinale in farmacia. Poi ha fornito indicazioni, che hanno consentito ai militari di risalire alla 28enne tunisina, residente a Marzocca.

I Carabinieri, dietro autorizzazione della Procura della Repubblica di Ancona, hanno eseguito una perquisizione in casa dell’indagata, nell’abitato di Montignano, rinvenendo proprio il ricettario medico sparito, intestato all’Asur Marche e contenente 32 moduli in bianco e 6 moduli parzialmente compilati e timbrati, oltre naturalmente al timbro intestato al medico che ne aveva denunciato la scomparsa. Il materiale è stato sottoposto a sequestro.

In alcuni Paesi nordafricani l’uso illegale del tramadolo cloridrato è utilizzato come antidoto alla stanchezza. Recentemente si sta diffondendo perché aumenterebbe la resistenza sessuale stimolando la produzione di serotonina. Tuttavia, è fortemente sconsigliato dai medici perché trattandosi di un derivato dell’oppio induce all’assuefazione e alla dipendenza.

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