Senigallia: “ma a chi appartiene ora Villa De Bellegarde?” – Foto di un degrado inesorabile
Liverani: "ci si impegni per ridare lustro a un pezzo di storia della città, prima che sia troppo tardi"
Villa Mastai De Bellegarde, uno dei tanti degradi di Senigallia. Una bellissima villa lasciata all’abbandono, senza un progetto valido di riqualificazione, senza nessun intervento, o pressione, da parte dell’Amministrazione per far risplendere un qualche cosa di bello e di valore che potrebbe essere dedicato, per esempio, al turismo locale, ma tra burocrazia e incompetenze varie, la villa è ora meta di “scorribande” notturne e giornaliere di tutti.
Situata davanti al Convento delle Grazie, era una volta un Ospedale per i malati di tubercolosi fatto e voluto dai Cavalieri del Sovrano Ordine Militare Ordine di Malta. Del 1667 la sua costruzione, e apparteneva all’inizio alla famiglia Ercolani. Poi fu venduta al conte Francesco Bianchi e nel 1851 passò nelle mani del conte Luigi Mastai Ferretti, nipote di Papa Pio IX. I restauri e le varie opere di abbellimento la resero molto suggestiva con gli affreschi nelle stanze. Alta 14 metri, 3 piani e ben 32 stanze, compresa la Cappella al piano terra.
Nel 1948 il Sovrano Ordine di Malta (Smom) la comprò con l’intenzione di farne appunto un ospedale per i malati di tubercolosi. Ancora oggi è presente lo stemma dell’Ordine di Malta nella villa. Nel 1963 viene acquistata da una società del Liechtenstein per poi passare alla Fondazione Ballerini e Vittoria Gemmati Soldati nel 1976. In seguito la proprietà passò all’Edra Costruzioni che la vendette al gruppo Lanari che, a sua volta, la cedette ad un qualcuno, del nord, che non si riesce a sapere chi sia.
L’Edra Costruzioni, quando ne era proprietaria, negli anni 2000 aveva deciso di trasformare la villa in un centro benessere. Il progetto fu presentato dall’architetto senigalliese Silvio Argentati alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e alla Amministrazione Comunale che vedeva allora la Sig.ra Luana Angeloni come Sindaco di Senigallia.
Come però spesso avviene in Italia, non se ne fece più nulla, a qualcuno non piaceva l’idea del centro benessere, e quindi si fermò tutto. La villa oggi è di proprietà di qualcuno a noi sconosciuto, ma come dimostrano le foto che ci sono state inviate, cade in un degrado desolante. E’ brutto vedere come possa esistere qualcuno che deturpa un qualche cosa di bello solamente per gioco o per sfregio, e sarà sempre peggio nel futuro se la villa non verrà recuperata in qualche modo. Resistita al terremoto del 1930, non resisterà a lungo all’incuria e alle incursioni umane.
Chi la frequenta, abusivamente, ha pensato bene di rompere e distruggere tante cose, pitturarla con le bombolette spray, andarci a bivaccare lasciando di tutto, dalle bottiglie di vetro a quelle di plastica, sigarette, resti alimentari e tanto altro. Immaginiamo che sarà anche un luogo dove qualcuno andrà a dormirci, a drogarsi o a fare “altro”. Le foto documentano perfettamente lo stato interno della villa e lasciano un senso di fastidio e di impotenza nel veder andare in rovina una così bella opera.
La domanda che ci poniamo è molto semplice. Possibile mai che nessuno abbia interesse a ristrutturare questa stupenda villa per farne un qualche cosa che potrebbe attirare veramente tanto turismo? Il posto dove è situata è stupendo e tranquillo, il parco immenso e molto bello, la villa ha affreschi in ogni stanza sulle volte, e parliamo di stanze grandi, non certo piccole. Le altre strutture dislocate nel parco potrebbero servire per innumerevoli idee.
Possibile mai che l’attuale proprietario non abbia interesse a “realizzare” un logico e giustissimo guadagno dalla ristrutturazione e messa in opera della villa? Possibile mai che il Comune non si renda conto delle potenzialità che avrebbe la villa, una volta ristrutturata dietro un bel progetto, per attirare turismo e turisti? Domande alle quali nessuno mai ci risponderà, quindi quella bellissima villa, costeggiata da un alto muro di cinta in muratura, sarà destinata ad andare persa, perché il tempo la rovinerà e la renderà inservibile. Perché lasciar morire un qualche cosa di veramente bello quando tutta Senigallia potrebbe trarne un vantaggio?
Architetti, ingegneri, industriali, imprenditori, Comune di Senigallia… rivolgiamo a loro un appello per dare una valorizzazione a questa stupenda (ancora per poco) villa per ridare lustro ad un pezzo di storia di Senigallia. L’Amministrazione Comunale se vuole può risalire al proprietario, non vale forse la pena fare questa ricerca per parlarci e sentire almeno le sue intenzioni sull’immobile?
Marcello Liverani
Coordinatore Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale di Senigallia
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