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Mancata gita per il ragazzo disabile, Liverani risponde alla preside Giommetti

"Nessuna accusa di discriminazione, ma sicuramente una accusa sulla gestione dell’evento"

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Pedane di sollevamente per disabili

“In merito alla visita d’istruzione, svoltasi a Pesaro il giorno 29 Aprile, che ha coinvolto alunni di due classi, prime della Scuola Media “Marchetti”, la Dirigente scolastica afferma con decisione che non vi è stata alcuna forma di discriminazione nei confronti del minore”!

Se la Dirigente scolastica con il termine “discriminazione” vuole affermare che nessuno ha deliberatamente volto fare un torto al minore disabile, su questo ne siamo ampiamente convinti e certi, ma se di contro si vuole far credere che tutto è capitato per caso o per qualche evento “eccezionale” (parola molto in voga da un paio di anni a Senigallia), allora no, non siamo proprio d’accordo.

Mai nulla capita per caso nella vita, c’è sempre la componente umana in quello che accade, volutamente o involontariamente, è così è stato anche questa volta laddove, partendo da un disguido tecnico è poi intervenuto quello umano, sicuramente non voluto, ma accaduto purtroppo.

L’errore tecnico, un classico quando si parla di pullman adibiti al trasporto per le scuole, c’è stato, e continuerà a verificarsi sotto altre forme, fino a quando gli appalti, con i relativi contratti da firmare dopo l’aggiudicazione, verranno gestiti da persone non competenti in materia. I contratti dovrebbero prevedere delle penali nei casi di mancanze della ditta fornitrice del servizio, sono state messe? E’ stata messa la possibilità di rescissione dal contratto? Sono state inserite delle clausole che prevedono la fruizione gratuita del servizio quando si deve ripetere, come in questo caso, la gita? O per caso la scuola dovrà pagare anche per l’uscita di sabato 14 maggio? Leggi e normative ci sono, basterebbe conoscerle e applicarle, ma soprattutto bisognerebbe avvalersi di esperti del settore e non di persone improvvisate. Siamo purtroppo convinti che la gara di appalto non sia stata fatta come invece sarebbe dovuto essere.

Passato l’errore tecnico e poi intervenuto quello umano, lo ripetiamo, sicuramente non voluto, non fatto apposta, ma accaduto. Come si può giustificare la partenza del primo pullman, con tutti i ragazzi a bordo, lasciando nelle retrovie il minore disabile? Questa è purtroppo per noi la cosa più grave di tutta la vicenda. Perché non aspettare che arrivasse il secondo mezzo e partire poi tutti insieme una volta appurato che era tutto in ordine? Perché partire e lasciare che un minore disabile faccia il viaggio da solo (con l’insegnante di sostegno) fino a Pesaro privandolo dell’allegra compagnia dei compagni di classe? Quale sicurezza si aveva che il secondo pullman fosse partito senza avere anche esso problematiche tecniche, come poi ha avuto?

Nessuna accusa di discriminazione, ma sicuramente una accusa sulla gestione dell’evento davanti ad una problematica tecnica. Panico? Scoramento? Nel pallone? Possibile che a nessuno sia venuto in mente o di rinunciare alla gita o di aspettare questo benedetto secondo mezzo? E’ questo che ci ha lasciato basiti.

Strumentalizzazione, campagna mediatica, discriminazione, atteggiamento estremamente critico”…. Tante belle parole scritte nel comunicato della Scuola Marchetti con l’unico scopo di voler sempre giustificare e difendere tutto e tutti senza mai una minima ammissione che qualche cosa non ha funzionato come invece avrebbe dovuto. Mai che in Italia i rappresentati delle Istituzioni chiedano scusa o ammettano che qualche cosa è stata sbagliata.

La meritocrazia, parola in Italia sconosciuta, che nessuno applica, porta purtroppo a far si che molte volte le persone non sono preparate a gestire situazioni particolari, vuoi per la poca esperienza o vuoi per altro, ma di fatto è sempre l’errore umano a far si che accadano episodi poco simpatici. All’Italiano delle belle parole e del politichese non interessa nulla, vorrebbe “solamente” vedere più professionalità nelle persone preposte a gestire la “cosa pubblica”, ma i fatti dimostrano l’incontrario.

La cosa è molto semplice, e tutte le parole a giustificare l’ingiustificabile sono “chiacchiere e distintivo”: Una volta constato che sia il primo pullman che il secondo non avevano la pedana funzionante, la gita era da annullare. Stop!

E questa volta, strano ma vero, concordiamo con il Sindaco, Maurizio Mangialardi, che pubblicamente ha dichiarato che Lui non sarebbe partito.

da Marcello Liverani
Coordinatore Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale di Senigallia

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