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Il Museo di Roma rende omaggio a Mario Giacomelli

L’esposizione presenta circa 200 tra le fotografie più importanti del grande fotografo di Senigallia

Mario Giacomelli, foto di M.Martino

Fotografia senigalliese al centro delle cronache per un evento fotografico che la stampa nazionale non ha mancato di sottolineare. Infatti gli articoli del Corriere della Sera e di Repubblica segnalano a tutta pagina  l’importanza dell’iniziativa assunta dal Museo di Roma per celebrare a Palazzo Braschi la fotografia di Mario Giacomelli con una mostra, intitolata La figura nera aspetta il bianco, curata da Alessandra Mauro.

Va anche detto”, ha scritto il prof. Bugatti, direttore del Musinf, che ha partecipato a Roma alla presentazione alla stampa dell’iniziativa espositiva, “come ad accompagnare la mostra, esposta nelle sale del Museo di Roma Palazzo Braschi, dal 23 marzo al 29 maggio 2016, ci sia una documentazione critica notevole, tra cui si segnalano il bel libro, pubblicato da Contrasto, “Mario Giacomelli. La figura nera aspetta il bianco”, curato da Alessandra Mauro ed il film documentario, edito da Contrasto e realizzato dal regista Lorenzo Cicconi Massi, proiettato in una sala della mostra e che è stato assai  apprezzato dai giornalisti, come uno dei film più belli realizzato sull’opera di un fotografo contemporaneo”.

Nel complesso la Mostra di Giacomelli a Palazzo Braschi si presenta come una bellissima mostra antologica, proponendo un viaggio appassionante nella fotografia di Mario Giacomelli, nella sua arte, nella sua intima poesia e nel suo furore creativo. La mostra, promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è prodotta da Fondazione Forma per la Fotografia, in collaborazione con Archivio Giacomelli di Senigallia, e organizzata con Zètema Progetto Cultura.

L’esposizione presenta circa 200 tra le fotografie più importanti del grande fotografo di Senigallia. L’esposizione consente al pubblico romano di ammirare una vasta retrospettiva del lavoro di Giacomelli, realizzata in stretta collaborazione con la famiglia e accompagnata dall’analisi storico critica di vari significativi autori. Tutta l’arte di Giacomelli, la sua intima e profonda poesia, si ritrova nelle pagine del volume La figura nera aspetta il bianco, in un lungo viaggio nelle fotografie del grande fotografo di Senigallia.

Ma il libro non è solo una carrellata di splendide immagini, poiché oltre alla sezione con le diverse “serie fotografiche”, presenta una sezione con otto diversi saggi di importati autori internazionali che approfondiscono i variegati aspetti della poetica del fotografo, con testi di Christian Caujolle, Alistair Crawford, Goffredo Fofi, Simone Giacomelli, Alessandra Mauro, Paolo Morello e Ferdinando Scianna. Si tratta di una appuntamento espositivo da non perdere perché nelle sale di Palazzo Braschi sono esposte molte delle celebri serie del grande fotografo italiano, il più importante e innovativo che l’Italia abbia mai avuto: dalle sue prime fotografie, scattate sulla spiaggia di Senigallia nel 1953, alle serie dedicate all’Ospizio (Verrà la morte e avrà i tuoi occhi), ai “pretini” in festa nel seminario della città (Io non ho mani che mi carezzino il volto), a Lourdes, alle atmosfere fuori dal tempo di Scanno, ai contadini de La buona terra, alla storia quasi cinematografica di Un uomo, una donna, un amore.

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