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Referendum 5 stelle sulla sanità, la replica al sindaco di Senigallia

Martinangeli contro Mangialardi: troppe competenze alla giunta regionale. "Così si sottrae la sanità al dibattito democratico"

Stefania Martinangeli intervistata nella redazione di Senigallia Notizie

Un segnale forte e chiaro è stato lanciato dal M5S delle Marche con l’iniziativa, scaturita dall’assemblea regionale di attivisti, portavoce comunali e regionali, del 24 gennaio scorso, convocata dal portavoce alla Camera Andrea Cecconi, di coinvolgere tutti i sindaci nella richiesta di un referendum abrogativo su quattro quesiti referendari in materia di riorganizzazione e riordino del servizio sanitario regionale.

Infatti, le competenze in campo sanitario, per effetto delle normative succedutesi negli anni, risultano assolutamente sbilanciate a favore della giunta regionale a scapito dell’assemblea legislativa, sottraendo al dibattito democratico ed alla conseguente condivisione una materia di così fondamentale importanza per tutti i cittadini.

La riforma sanitaria che la Regione Marche, attraverso la successione dei due governatori del PD, Spacca e Ceriscioli, sta attuando con un rapido susseguirsi di delibere di Giunta, a volte parziali e contraddittorie, spesso non rispondenti al reale fabbisogno di servizi socio-sanitari delle popolazioni, con effetti diretti e potenzialmente negativi sull’organizzazione e strutturazione del sistema sanitario, ha sollevato indignazione e proteste da parte dei cittadini, che hanno con decisione lamentato il progressivo depauperamento dei servizi sanitari indispensabili per garantire la giusta assistenza e il diritto alla salute di tutti. Ricordiamo la protesta dei moltissimi cittadini provenienti da tutti i comuni della regione, che, l’11 gennaio scorso, sono confluiti davanti al Palazzo del Consiglio regionale, in Ancona, per protestare, con striscioni e cartelli, contro l’attuazione di questa riforma sanitaria.
Anche decine di sindaci, associazioni e comitati spontanei di cittadini hanno formalmente espresso contrarietà agli effetti derivanti dalle Delibere di Giunta regionale adottate in materia sanitaria.

Lo scopo di questo referendum è restituire ai cittadini la possibilità di decidere, attraverso i propri rappresentanti, della sanità pubblica. Ma i tempi stretti non hanno permesso di avviare la raccolta delle 20.000 firme entro il 28 febbraio, per poter abbinare il referendum alle elezioni amministrative di giugno. Per questo motivo è stato proposto a tutti i sindaci della Regione di deliberare affinché la richiesta fosse effettuata da almeno 20 Consigli comunali del territorio regionale.
Il 5 febbraio scorso i quattro quesiti referendari sono stati protocollati dal M5S di Senigallia unitamente alla richiesta di convocazione urgente del Consiglio comunale ed inviati ai consiglieri ed al sindaco Mangialardi, che li aveva già ricevuti con una mail della segreteria della Regione Marche, su istanza dei consiglieri regionali del M5S.
Le proposte di delibera sui 4 quesiti referendari, nonostante l’urgenza, saranno inserite all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale del 24 febbraio.

Su di essi, però, il sindaco Mangialardi si è già pronunciato con un suo comunicato stampa on line del 10 febbraio scorso, con il quale, in linea con le direttive espresse dal PD regionale, ha affermato che “in termini di legge la riforma della sanità non può essere oggetto di referendum“, tra l’altro fraintendendo strumentalmente l’oggetto dei quesiti referendari.
Ma, di fronte ai proclami del nostro primo cittadino, forte della battaglia dei commi scatenata da Comi, segretario regionale del PD, che hanno esortato a “voltare pagina” e a “mettere al centro la salute pubblica ed i diritti dei cittadini” dicendo no “alle sirene della demagogia e dell’immobilismo“, i cittadini stessi, con i loro commenti all’articolo, hanno replicato che la partecipazione, attraverso il referendum, alla vita amministrativa della nostra regione non è demagogia, ma è democrazia!

 

Stefania Martinangeli
Consigliere comunale M5S Senigallia

Commenti
Solo un commento
frulla_48
frulla_48 2016-02-25 11:28:44
il consigliere Martinangeli si accorge della Sanità solo quando partono inziative a livello regionale...è teleguidata, politicamente parlando, dal fantomatico staff regionale, come una volta Boncompagni faceva con Ambra. Nell'articolo non esprime un parere sulla situazione Ospedaliera di Senigallia perchè semplicemente non conosce la situazione e pertanto siccome l'ordine di scuderia è "referendum" ecco che si accoda all'ordine politico. La sanità non si conosce per slogan ma la si conosce vivendola all'interno...cosa che lei non fa
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