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Giorno della Memoria, il programma delle iniziative a Senigallia

Mangialardi: “Riflettere sulla Shoah per non dimenticare il passato e difendere la democrazia”

Il cancello del campo di concentramento di Auschwitz, Giornata della Memoria, 27 gennaio 1945

Tre giornate ricche di iniziative dedicate alla riflessione sulla Shoah. È quanto prevede il programma organizzato dal Comune di Senigallia, dalla Comunità Ebraica di Ancona e dalla Diocesi di Senigallia per commemorare il Giorno della Memoria, in occasione dell’anniversario della liberazione dei campi di sterminio di Auschwitz.

Anche quest’anno – afferma il sindaco Maurizio MangialardiSenigallia si prepara a celebrare il Giorno della Memoria con una serie di iniziative volte non solo a ricordare, ma anche a far riflettere tutti, giovani e non, su quella grande tragedia che è stata la Shoah. Chi come me ha avuto l’occasione di visitare i campi di Auschwitz e Dachau, non può restare indifferente al dolore e alla sofferenza che ancora quei luoghi trasmettono a oltre settant’anni di distanza. E allora, queste giornate possono davvero essere un’importante occasione per diffondere una maggiore conoscenza e comprensione sui percoli della follia razzista e su ciò che la persecuzione degli ebrei e di tutte le altre minoranze è stata concretamente: un grande buco nero nelle storia del Novecento che ha inghiottito milioni di persone colpevoli solamente di appartenere a culture e religioni diverse. Credo si tratti di una lezione molto importante anche per il nostro presente, dove sempre più spesso assistiamo alla crescita di fenomeni di intolleranza, xenofobia e rigetto della diversità. Spero che le iniziative che abbiamo organizzato contribuiscano a rendere tutti noi più consapevoli che anche i piccoli gesti discriminatori quotidiani possono minare irreparabilmente la coesione di una società sempre più multietnica, e dunque la stessa democrazia”.

Lunedì 25 gennaio, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 17, la Sinagoga di Senigallia resterà aperta al pubblico e sarà possibile svolgere delle visite guidate gratuite. Alle ore 17,30, a piazza Roma, si terrà invece una performance degli alunni di della scuola secondaria di primo grado “Mercatini”. Alle ore 18, appuntamento in Sinagoga per la presentazione dell’opera di Marcello Pezzetti “Il libro della Shoah italiana”. Insieme all’autore interverranno il sindaco Maurizio Mangialardi, Amos Zuares, della Comunità Ebraica di Ancona, e il vescovo di Senigallia Franco Manenti. Seguirà la lettura dei salmi.

Martedì 26 gennaio, una delegazione della classe dell’istituto Corinaldesi, che ha vinto il concorso “I ragazzi ricordano la Shoah”, parteciperà all’incontro con Sami Modiano, sopravvissuto alla deportazione nei campi di sterminio di Auschwitz. Alle ore 18,30, al cinema Gabbiano, proiezione del film “L’uomo per bene. Le lettere segrete di Heinrich Himmler” di Vanessa Lapa (ingresso 4 euro).

Mercoledì 27 gennaio, ancora al Gabbiano, alle ore 9 e alle ore 11, sarà proiettato il film “Il viaggio più lungo. Rodi-Auschwitz” di Marcello Pezzetti e Liliana Picciotto. Sarà presente il regista Ruggero Gabbai. La visione sarà riservata alle scuole secondarie di primo e secondo grado di Senigallia. Alle ore 21,15, invece, proiezione aperta a tutti del film “Il figlio di Saul” di Laslzo Nemes, vincitore del Golden Globe come miglior film straniero” (ingresso 6 euro). Infine, il 3 febbraio alle ore 21,15, ancora al Gabbiano, sarà proiettato il film “Il labirinto del silenzio” di Giulio Ricciarelli (ingresso 6 euro).

A sottolineare il valore educativo delle iniziative è l’assessore alla Pubblica istruzione Simonetta Bucari: “In linea con gli intenti del recente accordo firmato dal ministero dell’Istruzione e dall’Unione delle Comunità ebraiche italiane per la realizzazione di un piano nazionale per l’educazione alla Shoah nelle scuole, abbiamo deciso di costruire gli appuntamenti di quest’anno rivolgendo una particolare attenzione ai nostri giovani. Ci saranno quindi momenti di riflessione su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico e oscuro periodo, affinché simili eventi non si ripetano”.

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