E’ già botta e risposta sullancio del petardo durante il consiglio comunale di Senigallia di martedì 19 gennaio. Alle dichiarazioni del consigliere regionale e segretario provinciale della Lega Nord, Sandro Zaffiri, replica il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi.

L’esponente leghista aveva dichiarato che “chi di spada ferisce di spada perisce” sostenendo che l’esternazione del primo cittadino sul lancio di una bomba carta nel municipio senigalliese era decisa mentre non lo era quella in merito al comizio di Salvini avvenuto in piazza Roma, proprio sotto il palazzo municipale. Il consigliere regionale aveva poi concluso l’intervento puntando il dito contro il PD: “La democrazia non è a senso unico“.

“Le dichiarazioni del consigliere regionale Zaffiri si commentano da sole. Le sue considerazioni – replica il sindaco di Senigallia – sono talmente poco serie che se non ci trovassimo a vivere una situazione di particolare tensione, indotta anche dai drammatici eventi internazionali, potrebbero tranquillamente essere ascritte al folclorismo a cui il Zaffiri ci ha da tempo abituato“.

“Quando il consigliere pronuncia a cuor leggero affermazioni come ‘chi di spada ferisce di spada perisce’, dimostra il proprio disprezzo non solo per tutti i cittadini di Senigallia, considerato che chiunque sarebbe potuto rimanere seriamente ferito solamente per voler assistere ai lavori del consiglio comunale, ma anche per la democrazia. Quella stessa democrazia che gli permette oggi di ricoprire, a questo punto credo immeritatamente, il suo ruolo istituzionale. Non ho mai né assecondato né minimizzato episodi di violenza – conclude Mangialardi –. Neppure contro Salvini che, come dissi in passato, per quanto mi riguarda è legittimato a svolgere i suoi provocatori comizi dove vuole. Zaffiri se ne faccia una ragione“.