Senigallia, torna il grande teatro popolare con ‘Arlecchino’ di David Anzalone e Carlo Boso
In scena il 10 e l’11 febbraio al teatro La Fenice
Se in Europa il grande teatro popolare sta vivendo una nuova primavera, Senigallia non è certamente da meno. Anzi, il grande successo riscosso dalle ultime due edizioni dal Festival Bacajà!, a cui seguirà quest’anno la terza, confermano che la città si sta sempre più imponendo nel panorama del Vecchio continente.
In questo ambito, rientra il nuovo, attesissimo spettacolo l’“Arlecchino servitore di due padroni”, coprodotto dal Centro Teatrale Senigalliese e dal Comune di Senigallia, che il 10 e 11 febbraio, alle 21 al teatro La Fenice, porterà in scena uno dei più famosi classici del teatro italiano. Nei panni di Arlecchino ci sarà il celebre attore senigalliese David Zanza Anzalone, guidato dalla prestigiosa regia di Carlo Boso, maestro internazionale della commedia dell’arte e a sua volta Arlecchino con il Piccolo Teatro di Milano e con il TAG Teatro di Venezia.
Ma l’Arlecchino interpretato da Zanza si annuncia molto diverso da quello tradizionale. Lo spettacolo, infatti, pur prendendo le mosse dall’opera goldoniana, è ambientato nel 1947, in un’Italia appena uscita dalle macerie della guerra e con un’identità tutta da ricostruire sia sul piano fisico che morale. Tra amori, intrighi politici, musica e passioni, lo spettacolo affronta i temi del difficile dopoguerra italiano, senza però mai rinunciare a divertire il pubblico attraverso la comicità e l’ironia. In scena insieme a Zanza ci sarà la Cantina Rablé, una compagnia teatrale di giovani attori provenienti da tutta Italia e nata all’interno del Centro Teatrale Senigalliese.
“Quello che presentiamo oggi – ha affermato il sindaco Maurizio Mangialardi – non è solo uno spettacolo, ma una grande proposta che rivolgiamo all’Italia e all’Europa, una coproduzione che spero rappresenti il primo di una serie di progetti in grado di mettere a frutto il genio e le doti professionali di Zanza e degli artisti che hanno dato vita a questa bella esperienza del Centro Teatrale Senigalliese. Siamo molto soddisfatti e onorati che Zanza, dopo aver tanto lavorato in giro per l’Italia ed essere diventato un punto di riferimento del teatro popolare nazionale, abbia scelto di ritornare a Senigallia. Vogliamo che il 10 e l’11 febbraio questo spettacolo diventi un grande evento per tutta la regione e che in tanti accorrano da ogni angolo della regione per assistere a uno spettacolo capace come pochi altri di segnare l’anima nel profondo”.
“Proviamo grande orgoglio e soddisfazione – ha aggiunto l’assessore alla Cultura Simonetta Bucari – per aver sostenuto questo progetto culturale e artistico di grande valore sociale, messo in scena da artisti provenienti da ogni parte d’Italia. Un progetto che, ne siamo certi, contribuirà a diffondere la cultura del teatro popolare e anche a promuovere l’immagine di Senigallia”.
“Per me – ha dichiarato invece David Zanza Anzalone – si tratta di un progetto importante perché rappresenta la punta di diamante di un percorso iniziato cinque anni fa con il ritorno a Senigallia e la fondazione del Centro Teatrale Senigalliese. Una scelta dettata anzitutto da una mia esigenza artistica, cioè il bisogno di riscoprire il concetto di teatro come collettività e strumento di costruzione della società. Ma l’obiettivo è stato anche quello di ritornare sul palco e di rilanciare la grande tradizione del teatro popolare che, anche se attualmente in difficoltà, è sempre presente nel dna degli italiani e appartiene alla cultura del nostro paese”.
“È stato molto importante – ha concluso Carlo Boso – che il Comune sia intervenuto nella realizzazione di questo spettacolo che rappresenta un autentico prodotto d’artigianato d’arte. Una scelta in controtendenza rispetto ad altri luoghi, dove i soldi investiti sulla cultura sono davvero pochi”.
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