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Rebecchini: “a Senigallia la maggioranza non apre alla partecipazione, urge cambiamento”

Il capogruppo di Unione Civica: "sdegnato per il No all'opportunità di deliberazione di iniziativa popolare"

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Luigi Rebecchini

La maggioranza non apre alla partecipazione. Tutti i comuni italiani, come obbliga il TUEL (Testo Unico degli Enti Locali), prevedono nei propri Statuti la possibilità per i cittadini di presentare proposte, petizioni e istanze.


Molti comuni, al fine di  avvicinare ancor di più  i cittadini alle istituzioni e favorire una più viva partecipazione,  prevedono nei loro Statuti e Regolamenti oltre quanto dettato dal TUEL anche la “deliberazione di iniziativa popolare” attraverso la quale i cittadini e/o associazioni di cittadini possono proporre al Consiglio Comunale una propria deliberazione che il Consiglio Comunale stesso è obbligato a discutere e a votare ove fosse ritenuta legittima dal Segretario Generale.

Chi sono questi comuni? Sono tantissimi e anche molti importanti, ne cito solo alcuni: Torino, Bolzano (città che di recente è risultata quella con maggiore qualità della vita in Italia), Jesi.

A Senigallia si è persa questa opportunità e la maggioranza che ci governa, pur di affossare la proposta presentata dal consigliere Mandolini del movimento cinque stelle e da me condivisa, ha accampato, prima nella Commissione competente poi in Consiglio Comunale, motivazioni  singolari.

La  maggioranza in maniera quasi unanime, eccettuata la posizione espressa in commissione dal consigliere Sardella con ulteriori modifiche migliorative fatte poi proprie dal proponente Mandolini, ha parlato di “rischio di svilire il consiglio comunale”, di “rischio di svilire e ridurre il ruolo dei consiglieri comunali”, di unattacco alla democrazia delegata e rappresentativa”, di “rischio di intasare gli uffici”, o anche “i cittadini invece di presentare proposte di delibere in modo autonomo,  possono rivolgersi ai consiglieri che hanno votato”.

Le motivazioni al diniego non reggono studiando e analizzando l’esperienza degli altri comuni dove è presente la possibilità di delibera di iniziativa popolare.

Non esiste da nessuna parte intasamento degli uffici, né viene intaccato il ruolo del singolo consigliere, ruolo che viene anzi esaltato dal fatto che ogni consigliere possa confrontarsi con proposte di delibere provenienti direttamente dai cittadini.

Da Presidente della prima commissione, pur rispettando le opinioni della maggioranza e delle quali ho dovuto in commissione prendere tristemente atto, non posso non esprimere profonda amarezza per l’occasione mancata.

Da Consigliere Comunale esprimo sdegno per la chiusura che si è registrata da parte della maggioranza nel Consiglio Comunale del 21 dicembre scorso, maggioranza che ha rigettato in toto la proposta del consigliere del M5S di dare anche al Comune di Senigallia l’opportunità della deliberazione di iniziativa popolare.

In altri comuni si può, ma a Senigallia questo non è dato grazie al sindaco Mangialardi e compagni.

Urge un cambiamento.

Commenti
Ci sono 4 commenti
un povero tra i poveri (di politica) 2016-01-08 14:10:12
"HA HA HA" Sono anni che vado dicendo che a Senigallia vige una forma di dittatura da parte del PD ma nessuno ascolta..... . Si fa solo quello che dicono loro e come a loro conviene e non per gli interessi dei cittadini ma solamente per interessi politici di partito. Vi avevo avvisati prima delle votazioni comunali di correre tutti uniti in unico partito di opposizione al PD ma niente e questo è stato il risultato .... avete fatto un favore a loro. La gente si allontana sempre più dalla politica e non crede più in nessuno e neanche va a votare. Difatti il partito di maggioranza è quello che non è andato a votare. Mentre loro vanno a votare tutti uniti, come indica il partito, anche se non sanno chi sono e cosa faranno e se gli stessi li bastoneranno, e prendono sempre la maggioranza dei votanti. Un politico come lei Rebecchini, che da anni conosce la realtà politica di Senigallia, in cuor suo spera ad ogni votazione comunale che i senigalliesi cambino testa ed idea politica, ma non è così, anche con mio dispiacere, e sa che sarà sempre peggio purtroppo. Allora? cosa fare? Tenersi la dittatura o reagire in modo diverso dai proclami che non portano a nulla? Reagite sempre in modo diverso, voi dell'opposizione, in modi eclatanti da svegliare questo torpore che ha avvolto i cittadini di senigallia.
Marcello Liverani
Marcello Liverani 2016-01-08 15:30:15
A Senigallia c'è la dittatura del PD da illo tempore, ma pare che piace visto che li rivotano sempre, quindi va bene così!
un povero tra i poveri (di politica) 2016-01-09 13:59:43
"LIVERANI" Se sta' bene a lei la dittatura, da qualsiasi parte venga, sia contento lei ma non pretenda che gli altri siano contenti tutti e va bene così. SVEGLIA TUTTI ALL'OPPOSIZIONE CHE E' ORA PASSATA. CHE COSA STATE A FARE LI IMMOBILI?
arcimboldo 2016-01-10 07:00:02
Ci sarà un motivo perchè stanno tutti immobili. Non si può scrivere quello che tutti sanno ma che se viene scritto procura grossi guai. La parola "consociativismo" sapete cosa significa? Riflettete. Soluzioni al problema? Nessuna. Chi arriva alla "torta" vuole mangiarla e non digiunare e quindi....!!! Al signor Rebecchini ricordo che quando stava in maggioranza il suo atteggiamento, nei confronti delle minoranze, era lo stesso che oggi critica. Ci vuole onestà intellettuale e sprattutto ci vuole anche la tanto conclamata trasparenza. Ci rifletta consigliere Rebecchini. E' troppo comodo dimenticarsi il passato visto che per altri il passato non viene mai dimenticato. Buona domenica.
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