Nuovo progetto in Sierra Leone per i “Compagni di Jeneba”
L'onlus fondata dal senigalliese Max Fanelli lancia un nuovo appello per un orfanotrofio africano in difficoltà
Passano i giorni e aumentano i progetti che i Compagni di Jeneba, l’onlus fondata da Monica Olioso e Massimo “Max” Fanelli, portano avanti in Sierra Leone. Alla vigilia di Natale, proprio Fanelli, il 55enne senigalliese malato di sla che sta lottando in Italia per calendarizzare una discussione sul fine vita, si è attivato per far sì che circa venti bambini tra orfani e disabili abbandonati di un villaggio africano, ricevano aiuti e alimenti.
L’iniziativa è nata dopo l’informazione giunta a Senigallia dal collaboratore sierraleonese Bockarie, che ha reso note le condizioni relative ad un centro che ospita bambini orfani/disabili abbandonati, i quali non ricevono alcun aiuto, né istituzionale né da parte delle Ong, ma solo poche offerte degli abitanti del villaggio. La stessa responsabile, Mrs. Mboyawah, che si prende cura di tutti i minori del centro da oltre 20 anni, è paraplegica e vive su una sedia a rotelle.
“Essere orfani, abbandonati, e ancor peggio portatori di handicap significa essere un grosso peso per le comunità e le famiglie povere della Sierra Leone – scrivono in una nota stampa i responsabili dell’onlus I Compagni di Jeneba –. E questi bimbi muoiono precocemente per problemi di alimentazione e indegenza. Considerati il grado di disagio e la grave situazione di denutrizione, abbiamo subito provveduto a consegnare tre sacchi di riso, due scatole di cosce di pollo, olio per cucinare e biscotti“.
Ma le cose da fare sono tante e si può aiutare molto con pochi clic. L’appello è dunque a seguire questo nuovo progetto – denominato “Horfanage Mahanaimi” – e soprattutto ad agire concretamente effettuando una donazione seguendo questo link.
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!