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Operata la senigalliese ferita nell’attentato al Bataclan, l’amico al suo fianco in ospedale

Concluso a Parigi l'intervento su Laura Appolloni, scappata sui tetti. Massimiliano Natalucci, frastornato, racconta il dramma

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Bataclan Parigi

Arrivano dalla Francia alcuni aggiornamenti dall’ospedale in cui è ricoverata Laura Appolloni, la 46enne di Senigallia che è rimasta ferita a una spalla in seguito al terribile attentato del Bataclan di Parigi nella drammatica notte di sangue del 13 novembre. Al fianco della Appolloni si trova Massimiliano Natalucci, unico suo conoscente sul posto.

L’intervento chirurgico al quale la tatuatrice senigalliese è stata sottoposta è terminato e, a parte qualche piccola complicazione, si sarebbe concluso positivamente. Tutto questo stando a quanto ci ha riferito Massimo Natalucci, il padre di Massimiliano, il 45enne amico e concittadino della Appolloni, che era con lei al concerto del Bataclan durante il quale è avvenuto l’attacco terroristico.

Il signor Natalucci è riuscito a mettersi in contatto nuovamente con il figlio Massimiliano nel pomeriggio di sabato 14 novembre, raccogliendo informazioni e aggiornamenti sulla situazione: Natalucci ha confermato di essersi procurato solo un’escoriazione alla gamba, di stare bene ma di sentirsi ovviamente frastornato dopo tutto ciò che è stato costretto a vivere nelle ultime ore.

Ha raccontato di aver visto i terroristi dell’Isis a pochi metri da sè, mentre uccidevano le persone che, come lui, avevano l’unica colpa di essersi trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato: recatisi in un teatro per un concerto rock e morti per mano della criminale follia estremista. Massimiliano Natalucci ha anche narrato come abbia vissuto la terribile esperienza di trovarsi a camminare tra i cadaveri delle persone trucidate.

Massimiliano Natalucci e Laura AppolloniPrima di entrare in sala operatoria, Laura Appolloni era stata raggiunta telefonicamente dal Gr1 Rai e ha raccontato alcuni drammatici momenti dell’assalto terroristico nel teatro di Parigi: “Durante il concerto abbiamo sentito sparare. Alcune persone hanno fatto fuoco senza sosta per minuti, armati di mitragliette e uno dei proiettili mi ha raggiunto alla spalla”.

“Fortunatamente ero vicina al palco – ha continuato la Appolloni – e sono riuscita a scappare passando dietro le quinte, sfondando le uscite di sicurezza e fuggendo sui tetti insieme a circa 50 persone: siamo scampati all’esperienza di essere presi in ostaggio”.

Superata la fase dell’emergenza, si pensa ora al rientro a Senigallia di Laura Appolloni e Massimiliano Natalucci: secondo quanto ci ha riferito il padre del 45enne, tra lunedì e martedì la situazione dovrebbe delinearsi, forse anche grazie all’attivazione dell’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri, che si dovrebbe occupare del rimpatrio dei due scampati alla scia di morte seminata dall’Isis.

A Parigi, in altre zone della città, si trovavano anche altre persone di Senigallia e dintorni, alcuni dei quali hanno utilizzato gli strumenti messi a disposizione dei social network per segnalare velocemente ai loro contatti che stavano bene: attraverso il Safety Check di Facebook hanno dato notizie tranquillizzanti Giulia Casagrande e Chiara Staffolani. I commenti sono aperti ai lettori anche nel caso in cui essi volessero fornire notizie anche in merito ad altri concittadini che si trovano a Parigi.

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