Allegrezza: “Flop di Pippo Civati e lavoro profuso senza risultati da Beatrice Brignone”
La segretaria locale del PD critica smarcamento del fondatore di "Possibile" e concittadina deputata: "325 assenze in Parlamento"
Ormai è sicuro, la raccolta firme per i cinque referendum proposti da Pippo Civati è clamorosamente fallita.
I quesiti riguardavano la legge elettorale, le trivellazioni in mare, le grandi opere, il Jobs Act e la Buona Scuola e se il fondatore di “Possibile” si dice rammaricato perchè gli italiani non avranno la possibilità di esprimersi sulle riforme di questo governo e attribuisce la responsabilità a chi non ha voluto partecipare, credo che sia necessaria una riflessione un po’ meno semplicistica.
Civati dovrebbe chiedersi il perchè gli Italiani non hanno firmato, cosa che, da esperto politico, in realtà conosce esattamente.
La verità è che la maggioranza degli italiani vuole le riforme e quanto fatto finora da questo Governo, se pur perfettibile, sta obiettivamente dando i suoi frutti, come rilevano i dati nazionali sulla crescita dell’occupazione, sulla fiducia dei cittadini, non da ultimo, sul gradimento del Partito Democratico.
Certo è che l’uscita dal partito di maggioranza dimostra come, da soli, gli obiettivi non si raggiungono; forse se Civati avesse continuato le sue battaglie politiche all’interno del PD, un risultato migliore per il suo elettorato avrebbe potuto ottenerlo. Ma, si sa, a volte “smarcarsi” dà più visibilità rispetto a chi si impegna in un lavoro di squadra.
Anche i parlamentari aderenti a “Possibile”, tra cui la nostraBeatrice Brignone che, subentrata all’On. Enrico Letta da pochi mesi ha già maturato ben 325 assenze, sono stati occupati al massimo nella raccolta firme, tanto da non poter partecipare ai lavori in Aula (come avrebbero dovuto per il mandato loro conferito) in importanti sedute in cui in discussione c’è il futuro dei cittadini italiani e francamente questo comportamento merita di essere stigmatizzato.
Tanto lavoro profuso per alcun risultato concreto.
"Certo bisogna farne di strada, da una ginnastica d'obbedienza, fino ad un gesto molto piu' umano, che ti dia il senso della violenza. Pero' bisogna farne altrettanta, per diventare cosi' coglioni da non riuscire piu' a capire, che non ci sono poteri buoni". F. De André
davvero congratulazioni per l'uscita Penosa e Deprimente.
Non è proprio così...All'uscita di ogni referendum si è visto che se gli italiani ottenevano una determinata cosa, voi politici avete fatto di tutto per aggirare il problema e riproporla in un'altro modo, se passava il referendum sulle trivelle ad esempio, niente più buchi in adriatico! Ma bastava cambiare nome alle piattaforme e chiamarle che so....trapani esplorativi ...il gioco era fatto! Ma la pacchia finirà prima o poi ....
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