Già noto per precedenti reati sempre riguardanti gli stupefacenti, un senigalliese 29enne è stato arrestato nella serata di lunedì 27 luglio per coltivazione e produzione ai fini di spaccio. I militari del Nucleo operativo di Senigallia, nell’ambito di servizi mirati alla repressione di illeciti in materia di droghe, hanno fatto irruzione in un appartamento in zona ospedale, dove era stato segnalato dai residenti un sospetto via vai di persone, per lo più giovani.

Nell’appartamento i militari hanno rinvenuto il giovane M.M., celibe, ristoratore, che asportava da una serra all’interno della camera da letto delle infiorescenze secche di marijuana, praticamente pronte per l’uso e per lo spaccio. La serra per la coltivazione indoor della sostanza stupefacente era perfettamente funzionante e aveva all’interno diversi tronchetti posti ad essiccare, da cui recidere le infiorescenze. La struttura (vedi FOTO) era composta da grosse lampade alogene, alimentatori elettrici e stabilizzatori per i filtri di aerazione e tutto ciò che serviva per il funzionamento: tubi, impianto elettrico, compreso un rivestimento di pellicola riflettente per aumentare la luminosità all’interno della serra.

Un impianto da cui erano venute fuori, essiccate, ben 160 porzioni di fusto di marijuana che sarebbero poi state immesse nel mercato cittadino di Senigallia e che invece sono finite nelle mani dei Carabinieri. Sequestrata un’ingente quantità di materiali: 3,5 grammi di marijuana trovati addosso al ristoratore; 160 porzioni di fusto di piante essiccate; due bilancini di precisione; una serra da indoor; cinque lampade alogene; un impianto elettrico, un filtro di aerazione, due termostati digitali; 12 confezioni vuote di semi di marijuana; due trincetti per triturare la sostanza e un “bong” per fumare la droga.