Martinangeli: “Riaperto teatrino politica a Senigallia, ma qualcosa è andato storto”
La risposta del Consigliere M5S dopo gli attacchi di Paradisi e le accuse di inciucio con la maggioranza
Lunedì 22 giugno si è tenuta la prima seduta del nuovo Consiglio comunale di Senigallia. Si è riaperto il siparietto sul teatrino della “vecchia politica”, fatta di incontri, di accordi “politici”, di ammiccamenti, di accomodamenti, di piccoli sgambetti, di smorfie di compiacimento e di ghigni beffardi, come in un vecchio e polveroso quadro di Dumier.
Ma questa volta qualcosa è andato storto e, nella replica infinita della medesima rappresentazione, hanno fatto ingresso attori alquanto strani, chiamati “cittadini”.
Infatti una parte, sicuramente non trascurabile, della cittadinanza di Senigallia, ha fortemente sostenuto l’ingresso nelle istituzioni della città, dei neoeletti consiglieri pentastellati, che si sono dichiarati garanti dei principi del Movimento 5 Stelle. Principi quali l’onestà, la trasparenza, la legalità, la coerenza, la partecipazione, la solidarietà, la tutela dell’ambiente e dei diritti dei cittadini.
Questo forte segnale datoci dalla cittadinanza non poteva essere da noi trascurato, sottaciuto né tantomeno ignorato. Ed è per questo che, come già annunciato in un nostro precedente comunicato, durante la prima seduta di Consiglio, in virtù degli art. 20 e 21 del Regolamento Comunale che prevedono l’elezione del Presidente del Consiglio Comunale e del Vice Presidente, abbiamo con forza richiesto alla maggioranza ed alla minoranza di tenere in considerazione la candidatura del nostro consigliere anziano Marco Bozzi come Presidente del Consiglio, ed in difetto di nomina, di tenere nella medesima considerazione il nominativo suddetto quale Vice Presidente.
Innumerevoli sono stati i tentativi di farci rientrare nell’ordinarietà della replica della “vecchia politica” di maggioranza e di minoranza finora dai più interpretata, ma da quei richiami ci siamo ben tenuti distanti, non stipulando alcun accordo “politico” sulle nomine, ma provocando però quelle ovvie reazioni del sistema che noi del Movimento 5 Stelle conosciamo bene e che chiamiamo la “macchina del fango”.
Il consigliere Paradisi ha offeso e denigrato pubblicamente la sottoscritta con l’appellativo, più volte ripetuto nel suo comunicato su un giornale on line del 24 giugno 2015, di “bugiarda e senza alcuno scrupolo politico” e “bugiarda e teatrante della politica da prima repubblica”. Ha chiamato inciucio con la maggioranza il fatto che il M5S non abbia votato, per la Presidenza del Consiglio, Simeone Sardella, proposto dalla sua coalizione.
Mi chiedo: perché il M5S avrebbe dovuto votare un consigliere del PD quale Sardella, indicato da Paradisi, piuttosto che Dario Romano, consigliere del PD indicato dal PD stesso?
Il Movimento aveva il suo candidato Marco Bozzi, ed a lui sono andati i tre voti disponibili del M5S. Dov’è l’inciucio?
Nel fatto che la maggioranza abbia poi votato per la Vice Presidenza il candidato del M5S Marco Bozzi piuttosto che Maurizio Perini proposto dalla coalizione Paradisi? Non mi sembra che questi due candidati possano porsi sullo stesso piano ai fini di una scelta politica per la Vice Presidenza. Da una parte Perini rientrato in Consiglio grazie ad un algoritmo, in quanto al di sotto della soglia di sbarramento, e dall’altra Marco Bozzi consigliere del M5S, seconda lista con il 14,3%, più votata dopo il PD. Secondo me non vi era alternativa politica. L’alternativa c’era invece per Paradisi e la sua coalizione, che potevano scegliere di mantenere unita l’opposizione votando il candidato del M5S. Perché hanno preferito un candidato del PD? Questo si che potrebbe essere un bell’inciucio!
La faziosità non va assecondata, la violenza verbale e la menzogna non vanno condivise, l’intento denigratorio e distruttivo della personalità sociale e del valore sociale dell’individuo, ai soli fini di rivalsa per propri insuccessi ed insoddisfazioni personali, sono da condannare, non solo moralmente ma anche penalmente, in quanto costituiscono reato.
Questo è il messaggio che mi sento di consegnare ai cittadini, come consigliere comunale neoeletto per il M5S. La mia rettitudine morale è uno scudo contro violenza, aggressività, menzogna e diffamazione. Il Movimento 5 Stelle è continuo bersaglio della macchina del fango! Chi si fa portatore di tali comportamenti dovrà innanzitutto fare i conti con sé stesso. Un sé stesso pieno di livore, di acredine, di faziosità, di situazioni irrisolte che di fronte alla fierezza ed alla libertà di pensiero delle persone perbene, soccombe nel discredito sociale.
Non so quanto materialmente potrò incidere su una gestione della città che non ci piace, spero però di dare, di sicuro, ai cittadini che mi hanno eletto ed ai giovani che osservano, la testimonianza di principi imprescindibili quali l’onestà, il rispetto delle persone, l’osservanza delle leggi ed il buon esempio.
Vorrei concludere, ribadendo, che tutta la attività consiliare del M5S punterà sempre e comunque al raggiungimento degli obbiettivi e non alle alleanze, a fare opposizione costruttiva mai preconcetta, comunque sempre mirata ad informare il cittadino ed a promuovere quella crescita comune nella salvaguardia dei diritti e degli interessi della collettività.
Insomma, non la solita farsa, ma tutta un’altra storia.
Stefania Martinangeli
Consigliere Comunale M5S Senigallia
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