Bassi fondali al porto di Senigallia sempre un problema: salta Regata della Rovere
Le barche hanno dato forfait: un danno per gli organizzatori e gli sponsor
A causa dei bassi fondali del porto di Senigallia, situazione aggravata anche dal mancato dragaggio, la seconda edizione della Regata della Rovere organizzata dalla locale sezione della Lega Navale e prevista per il 5 luglio 2015 è stata annullata.
La decisione è stata presa tenendo in considerazione che quasi tutti gli equipaggi provenienti dai porti limitrofi hanno dato “forfait” dato che le imbarcazioni a vela dai nove metri in su hanno un pescaggio (la parte immersa dello scafo con la sua pinna) superiori ai due metri.
In questo senso l’infrastruttura portuale non è in grado di garantire l’accessibilità e la sicurezza in ingresso dei partecipanti alla regata e tale problematica impedisce di fatto alla Lega Navale di Senigallia di organizzare l’evento non potendo dare nessuna garanzia di riuscita a qualsiasi sponsor.
La Regata della Rovere è nata dalle ceneri della più nota “40 Miglia dell’Adriatico” e rappresenta l’evento localmente più importante di tutta la stagione di vela d’altura; il cambiamento di denominazione, avvenuto intitolando l’evento sportivo al porto stesso, si poneva come obiettivo quello di raggiungere un livello di partecipazione e di importanza agonistica capace di donare alla città intera il giusto posto che merita nel panorama velico regionale.
Per una manifestazione velica di questo livello, così tanto voluta dall’associazione e realizzata anche in memoria di alcuni dei suoi soci fondatori, non avrebbe senso l’esclusione forzata dalla partecipazione delle barche a vela superiori agli undici metri che rappresentano la parte maggioritaria dei velisti agonisti: da qui la decisione di annullare la regata.
La Lega Navale di Senigallia auspica per l’anno prossimo che dalle banchine del Porto della Rovere si possa nuovamente assistere allo spettacolo di una bellissima regata di cui la città ha assoluto bisogno per via della sua posizione strategica: per i diportisti del centro Italia, per i naviganti dell’Adriatico e perché il porto è parte integrante della città stessa grazie anche alla breve distanza dal centro storico.
Precedentemente con il porto canale, si dava colpa alle piene del Misa per l'interramento dei fondali: Con il tanto decantato "Porto di Mare" si pensava che con l'attuale il problema era risolto. Con l'ultimo dragaggio sono state sistemate solo le darsene meno che l'avamporto e secondo me è stato questo l'errore più grossolano. L'entrata attuale, è soggetta, agli sbalzi delle maree e delle correnti, doveva avere un fondale più che doppio rispetto alle darsene, che sono meno interessate alle problematiche di cui sopra. Mi auguro che nel prossimo futuro si pensi bene alle prospettive di dragaggio portuale. Leonardo Maria Conti
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