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Orti del Vescovo: tra le proteste inizia il taglio degli alberi da piazza Garibaldi

Unione Civica, M5S e Bene Comune: "In commissione e in consiglio non se n'è discusso" - FOTO e VIDEO

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Simbolica protesta in piazza Garibaldi, a Senigallia, martedì 16 giugno contro l'abbattimento dei lecci previsto nel progetto "Orti del Vescovo"

Simbolica protesta quella avvenuta in piazza Garibaldi, a Senigallia, martedì mattina, 16 giugno. I consiglieri di opposizione Roberto Paradisi e Luigi Rebecchini, affiancati dai colleghi Giorgio Sartini (Senigallia Bene Comune) e Stefania Martinangeli (Movimento 5 Stelle), hanno manifestato contro l’abbattimento dei lecci previsto nell’ambito del progetto di riqualificazione denominato “Orti del Vescovo“.

Un abbattimento a cui si dichiarano contrari e, con nastro biancorosso e cartelli, hanno recintato la piazza sostenendo che gli alberi sono una “specie protetta dall’opposizione”. “Dalle 7 siamo a presidiare la piazza – ha dichiarato Roberto Paradisi in maniera pacifica, senza alcun impedimento fisico alla ditta che deve eseguire i lavori, per protestare contro l’abbattimento delle piante delle quali non vi è una relazione tecnica specifica pianta per pianta. Essendoci alcuni alberi sani, come testimoniato dall’arch. Giuliani del Comune di Senigallia, l’ente comunale ha deciso comunque di abbattere tutte le piante senza fare distinzione e senza che questa decisione passasse in commissione quando si studiò il progetto“.
Simbolica protesta in piazza Garibaldi, a Senigallia, martedì 16 giugno contro l'abbattimento dei lecci previsto nel progetto "Orti del Vescovo"Progetto che è molto cambiato dalle ipotesi del 2013 – fa eco Luigi Rebecchini, Unione Civica – e nelle commissioni richieste proprio dal sottoscritto, ci si è confrontati sull’aspetto architettonico e urbanistico del progetto e non si è parlato di abbattimento delle piante“.

La protesta è stata sorvegliata da agenti del Commissariato cittadino, dalla Polizia Municipale e intorno alle ore dieci è sopraggiunta anche la squadra del Corpo Forestale dello Stato, chiamata dai consiglieri comunali per verificare i documenti in possesso della ditta incaricata (la “Alberia snc” di Senigallia). Gli agenti della Forestale hanno confermato che non vi era una certificazione agronomica di ogni singola pianta, documento utile per capire quale fosse da abbattere e quale invece in stato buono tale da non richiedere alcun intervento. Tra l’altro la relazione dell’agronomo Mario Bongarzoni è datata 18 maggio 2015, mentre “Mangialardi e Ceresoni – continua Paradisi – già dal 31 dicembre 2014, giorno della determina n. 1465, avevano conferito l’incarico della perizia agronomica. Insomma, l’esigenza di abbattere gli alberi nasce in seguito alla relazione o è la relazione tecnica a nascere dopo? Alla fine il Comune, con atto formalmente valido, ha deciso comunque di abbattere tutti i lecci, anche quelli sani“.

Simbolica protesta in piazza Garibaldi, a Senigallia, martedì 16 giugno contro l'abbattimento dei lecci previsto nel progetto "Orti del Vescovo"Simbolica protesta in piazza Garibaldi, a Senigallia, martedì 16 giugno contro l'abbattimento dei lecci previsto nel progetto "Orti del Vescovo"Simbolica protesta in piazza Garibaldi, a Senigallia, martedì 16 giugno contro l'abbattimento dei lecci previsto nel progetto "Orti del Vescovo"

Non vi è stata alcuna decisione in merito e servivano dei chiarimenti da parte del sindaco – ha affermato l’ex candidata Stefania Martinangeli per una pratica che doveva passare in consiglio comunale“.
Sulla stessa line anche Giorgio Sartini che si domanda il perché dell’abbattimento: “Se non c’è rischio per l’incolumità pubblica, perché abbattere queste piante? Sono malate da 30 anni, dice il sindaco ma per quanto ne sappiamo potrebbero resistere altri 30 anni. Inoltre il provvedimento è arrivato in una sorta di vuoto legislativo, a ridosso delle elezioni, e ne verranno per giunta piantate solo 40 nuove, anziché 3 per ogni albero abbattuto come recita il protocollo di Kyoto. Insomma serviva più informazione alla città su uesto argomento che rischia di nascondere solo la questione dei fondi pubblici in bilico se non partiva subito il cantiere“.

L'abbattimento dei lecci previsto nel progetto "Orti del Vescovo"L'abbattimento dei lecci previsto nel progetto "Orti del Vescovo"L'abbattimento dei lecci previsto nel progetto "Orti del Vescovo"

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Commenti
Ci sono 4 commenti
BlackCat
BlackCat 2015-06-16 13:43:37
Il sindaco se ne infischia e con lui i (...omissis...) signorSi che lo appoggiano. Lo stemma papale di PIO IX è un'insulto ai cittadini, spero duri poco. Che la pioggia, il vento e le avversità atmosferiche se lo porti via.
Mario2 2015-06-16 16:19:09
Non le avete anche voi le milizie da sguinzagliare ogni volta che un vostro avversario politico prova a parlare o a mettere in atto un progetto che non vi aggrada?
leofax 2015-06-16 18:26:25
Queste sono le piante che sostituiranno i lecci.
Come dice la scheda tecnica, possono arrivare fino a 25 metri d'altezza. Adesso bene o male il Duomo si vedeva ma poi?
Nome scientifico Fraxinus Ornus
Classificazione Regno: Plantae
Dominio: Eucaryota
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Scrophulariales
Famiglia: Oleaceae
Genere: Fraxinus
Specie: Fraxinus Ornus
Caratteristiche generali È un albero alto 8-10 metri, ma che può raggiungere anche i 25. La chioma è tondeggiante e il fusto è solitamente diritto, da cui si dipartono molti rami ascendenti o eretti. Presenta un diametro che raramente supera, in esemplari vecchi, i 35 centimetri. Le foglie hanno disposizione opposta e sono imparipennate, caduche, formate da 5-9 foglioline ellittico-lanceolate, rotondate o cuneate alla base, cuspidate e brevemente ma chiaramente picciolate; la lamina fogliare verde è opaca, più chiara inferiormente, a margine dentellato-seghettato. I fiori sono ermafroditi diclamidati, in vistose dense pannocchie bianche, odorosi, molto abbondanti, con calice a 4 lacinie di 1 mm e corolla formata da 4 petali lineari di 7-15 mm. I frutti sono costituiti da samare oblungo-lanceolate, con alla base un minuscolo residuo del calice, lunghe 2-3 cm, con unico seme a sezione tondeggiante.
Distribuzione Geografica L’orniello è un elemento submediterraneo-montano, con areale esteso dalla penisola iberica all’Asia minore; in Italia è frequente e diffuso in tutta la penisola e nelle isole.
Habitat Vegeta a quote medio-basse ma nel Meridione d'Italia può arrivare sino a 1400-1500 metri.
mik76
mik76 2015-06-16 22:41:28
E adesso come faranno i parcheggiatori abusivi a godere dell'ombra dei faggi? Suggerisco all'amministrazione comunale, come da migliore tradizione sinistroide, di correre ai ripari ed installare al più presto, a spese della collettivitá, un idoneo gazebo per riparare dalla calura estiva i poveri parcheggiatori.
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