Si è svolta un’udienza nel processo per la morte del dj peruviano Hernan Guillermo Vellutini Del Rio, l’uomo che nel 2013 morì tre giorni dopo aver battuto violentemente il capo a terra. Una morte su cui ancora devono essere chiariti molti dubbi, a partire da una presunta colluttazione avvenuta fuori da un locale sul lungomare senigalliese.

L’episodio avvenne tra il 7 e l’8 marzo 2013, quando sul lungomare Mameli si verificò la botta alla testa per il dj peruviano allora 46enne. Quella notte si recò all’ospedale di Senigallia per accertare quel dolore che aumentava quando era sdraiato. Dagli esami però risultava tutto nella norma e venne rimandato a casa. Ma Guillermo Velluttini si presentò nuovamente il 10 marzo al Pronto Soccorso lamentando un peggioramento: dagli esami emerse poi un’emorragia cerebrale. La mattina dopo morì e da allora il procedimento in tribunale sta tentando di ricostruire con esattezza la vicenda e soprattutto le cause della tragedia.

Dalle testimonianze emergerebbe infatti una colluttazione con E.T.C.G., 36enne peruviano accusato di omicidio preterintenzionale. Secondo la Procura, infatti, il 36enne avrebbe inferto il colpo durante una rissa scaturita per futili motivi. Ma si è difeso, attraverso gli avvocati Marasca e Gualazzi, sostenendo di non aver mai colpito Del Rio.
Al giudice il medico del pronto soccorso senigalliese, indagato e poi prosciolto da ogni accusa per presunte colpe mediche assieme ad altri medici e infermieri di Senigallia e Torrette di Ancona, ha affermato che il deceduto non riportava segni sul viso o sulla testa. La stessa vittima avrebbe, lucido al momento del ricovero, sostenuto di esser caduto perché la pavimentazione era bagnata dalla pioggia.

Il processo è aggiornato al prossimo 20 luglio.