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Progetto InComune spiega la sua ricetta per lo sviluppo economico della città

"Il Comune deve creare le condizioni più favorevoli, abbattendo gli ostacoli materiali ed economici"

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Maurizio Perini

Il lavoro si divide in una parte di qualità elevata e una crescente area di impiego precario e dequalificato. Serve un rilancio che tenga conto non solo della vocazione turistica della città ma anche di tutti i saperi e le specificità del territorio. Il Comune chiamerà le parti sociali a progettarlo e realizzarlo.

Lo sviluppo economico è responsabilità delle imprese, dei lavoratori, dei professionisti; compito del Comune sarà creare le condizioni più favorevoli abbattendo gli ostacoli, a cominciare da quelli materiali ed economici. I programmi di promozione turistica, culturale, di sviluppo e recupero edilizio, le stesse politiche sanitarie devono essere focalizzate sulla possibilità di creare occupazione per i nostri giovani e per coloro che nell’età di mezzo hanno perso il lavoro. Il comune deve fungere da organizzatore e creatore di occasioni di lavoro, promuovendo tutte quelle iniziative che possano condurre al rilancio dell’economia legata alla occupazione reale e permanente.

• Il rilancio dell’economia locale e il ruolo dell’Amministrazione comunale
Il Comune, operatore economico e datore di lavoro, darà priorità nell’esclusivo l’interesse del pubblico; adotteremo dei protocolli per indicare i criteri di selezione delle imprese (per base d’asta superiore a 1,5 ml di euro) in cui si rovescia il concetto dell’assegnazione dell’appalto al minimo ribasso: Ad esempio l’appalto viene assegnato a chi offre più garanzie in materia di sicurezza. Saranno preferite le aziende che investono nella qualificazione dei dipendenti, escludendo ogni discriminazione; legalità: andranno escluse dagli appalti le imprese che non garantiscono l’osservanza delle norme di sicurezza, ambientali e sulla regolarità delle condizioni di lavoro; saranno promossi processi di autorganizzazione dei lavoratori (autentiche cooperative di lavoro,anche professionale ed intellettuale) che contribuiscano a valorizzare le persone in possesso di professionalità talvolta non adeguatamente riconosciute;

• Impresa, innovazione, ricerca “Sostenere le buone imprese e facilitare le nuove”
La semplificazione delle procedure amministrative, siano esse di competenza del Comune o di altri
enti, sarà lo strumento primario per promuovere lo sviluppo di imprese e attività professionali.
Il comune attraverso i propri uffici realizzerà campagne mirate di marketing territoriale a supporto della visibilità della rete dei soggetti interessati al singolo progetto (sia esso la realizzazione dei distretti culturali evoluti, oppure delle joint venture tra imprese).
Creeremo un fondo di Venture Capital municipale capace di fungere da investitore. Le risorse provenienti da future cessioni di attività patrimoniali verrà destinata al finanziamento di uno o più fondi di “Venture Capital municipale” operanti a livello territoriale.
Vediamo nel Micro-credito lo strumento a sostegno della piccola impresa individuale, per questo verrà attivato uno “sportello” municipale con i seguenti compiti:
a) favorire l’incontro tra imprenditori individuali o comunque di piccole dimensioni con il mondo bancario e gli investitori istituzionali, fornendo la necessaria consulenza e assistenza e coordinando gli interventi in relazione alle specifiche esigenze dei richiedenti;
b) valutare forme di intervento diretto del Comune, mediante il co-investimento con altri investitori
istituzionali (fondazioni) in fondi di investimento dedicati il cui scopo sia quello di destinare capitale
ad iniziative nel micro-credito sul territorio cittadino.
Verrà realizzata , attraverso un confronto ed un forte contributo delle associazioni di categoria , una azione di orientamento per giovani imprenditori, ai quali offrire consulenze su leggi a favore di nuove iniziative imprenditoriali, sulle possibili strutturazioni societarie e fiscali della propria attività, sulla preparazione delle pratiche necessarie, sulle tipologie di finanziamento, sulle modalità di accesso al credito, sulla preparazione di un business plan, con una relazione continuativa con le Università disponibili ad una collaborazione con Senigallia.Questo sarà lo sportello “Giovani Impenditori”, che vedrà – nell’ottica del progetto di coinvolgimento di tutte le forze positive del territorio attraverso forme coerenti di volontariato l’impegno in primis di risorse umane qualificate in quiescenza (ex dirigenti d’azienda, insegnanti in pensione, ex bancari).
Individueremo uno spazio di pertinenza comunale che diverrà un Emporio municipale a sostegno della creatività. Quello che immaginiamo e realizzeremo è uno “spazio”, un luogo di lavoro dotato di specifiche attrezzature in grado di favorire la creatività attraverso il confronto tra imprenditori e lo sviluppo del business attraverso l’individuazione di clienti, investitori e sponsor. Il “pubblico” fornisce l’immobile, rende disponibili relazioni con il mondo della formazione e favorisce il contatto con il mondo delle imprese. Le “imprese” finanziano progetti e affidano agli imprenditori produzioni limitate o ad hoc. I “privati” frequentano lo “spazio” per comprare i lavori degli utenti o per commesse ad hoc. La riproduzione in larga scala e con finalità più ampie degli spazi espositivi fieristici che tendono ad essere sempre meno produttivi per gli operatori ed allettanti per i possibili acquirenti.

• Professioni, servizi e consulenze.
Superare la logica esclusiva legata agli Ordini professionali costituiremo, come chiaro segno politico, una Consulta delle professioni e del lavoro autonomo come tavolo tecnico permanente. Per questo Senigallia si impegnerà a mettere a disposizione spazi ove realizzare sinergie, compatibili con le più svariate attività e dotati di strumenti di lavoro destinati a chi non ha sufficienti risorse per iniziare un’attività o per chi è stato espulso dal mondo del lavoro; attraverso questa coraggiosa iniziativa riqualificheremo quelle aree ora in disuso che ritroveranno così vitalità e bellezza.
Il Comune promuoverà per questo una più stringente collaborazione con partner storici quali Università, Camera di Commercio, ma soprattutto con le Associazioni di categoria, per offrire una rete di servizi di accompagnamento all’avvio responsabile e utile di progetti professionali e imprenditoriali. Il ruolo del Comune – nell’epoca della liberalizzazione – deve essere quello di sostegno nella fase di progettazione, della valutazione dei costi. Non vogliamo un proliferare sconsiderato di attività commerciali che aprono e chiudono in pochi mesi facendo svalutare il patrimonio immobiliare della città e soprattutto impoverendo gli stessi operatori economici.
L’uscita definitiva dalla prassi degli incarichi direttamente attribuiti porterà Senigallia, secondo la migliore pratica amministrativa, a reclutare i propri collaboratori e consulenti, tra i giovani laureati della città .

 

da Maurizio Perini
Candidato Sindaco ProgettoInComune

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