Scoperta a Senigallia baraccopoli utilizzata per il bracconaggio
All'interno animali in pessime condizioni, armi e pure due persone: denunciato un uomo del posto
Scoperta a Senigallia – in strada della Bruciata al Cesano – una baraccopoli abusiva, al cui interno sono state trovate due persone, diverse specie animali ed anche armi utilizzabili per la caccia.
L’operazione, svolta nei giorni scorsi dal comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato e dagli uomini del Commissariato di P.S. di Senigallia, ha portato alla denuncia per vari reati di G.S., un senigalliese di 55 anni con precedenti penali di scarso rilievo, domiciliato alla Cesanella.
“Quando siamo entrati nell’area – spiega Giancarlo D’Amato, responsabile del Corpo Forestale-Provincia di Ancona – ci siamo trovati davanti una baraccopoli del tutto abusiva e ormai ben fissata a terra, che ospitava una ventina di animali, come anatre, cinghiali, polli, capre, tortore, tordi, stormi, merli e cani da caccia, tenuti in condizioni di completa insalubrità. Tutto ciò ci ha fatto subito capire che l’uomo poi denunciato svolgesse attività di bracconaggio“.
Nell’area vi erano tre roulotte di proprietà di G.S., utilizzate come ripostiglio e in un caso come dormitorio da due persone, un uomo di nazionalità italiana ed una donna rumena conosciuta alle forze dell’ordine come prostituta: per questo gli agenti stanno svolgendo indagini supplementari per scoprire se nella ruolotte si svolgesse abitualmente la prostituzione.
I controlli degli uomini del Commissariato di Polizia coordinati dal Vice-Questore Agostino Maurizio Licari hanno inoltre permesso il ritrovamento di una significativa quantità di materiale per la caccia, sia nella baraccopoli del Cesano che nel domicilio di G.S.: complessivamente 15 fucili (uno dei quali non regolarmente detenuto), due pistole (una non denunciata), polvere da sparo e quasi un migliaio di cartucce, in gran parte detenute illegalmente: deciso il sequestro penale di tutto il materiale detenuto in maniera non legale ma pure il sequestro amministrativo di quanto custodito in condizioni non consentite dalla legge; revocato inoltre il porto d’armi.
G.S., che in un primo momento si sarebbe mostrato alle forze dell’ordine “poco collaborativo”, è stato denunciato per abuso edilizio, detenzione di avifauna non cacciabile, uccellagione (trovati pure un uccello verzellino ancora impagliato e lacci e trappole già predisposte per attirare animali come tassi e faine), detenzione illegale di materiale esplodente, porto abusivo d’armi.
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