In un clima di grande commozione e in silenzio si è svolta domenica 3 maggio la performance fotografica “A un anno dall’alluvione”, un evento curato da Simona Guerra e Giorgio Granatiero in collaborazione con Giornate di Fotografia.

“L’azione” fotografica si è aperta con un gesto simbolico: quindici immagini sull’alluvione (dalla serie “Fango” di Giorgio Granatiero) sono state staccate temporaneamente dal muro della Biblioteca Antonelliana dove erano esposte. Le foto sono state portate in piazza da un gruppo di alluvionati per essere mostrate ai passanti. A loro il compito di “completare la performance” fotografando a loro volta i cavalletti con le foto in mano e anche reggendo le foto stesse.

Fra “cavalletti umani”, fotografie e osservatori si è subito creata una relazione particolarissima. Lo spazio e le modalità espositive scelte dai curatori hanno fatto il resto.

“Volevamo portare le fotografie fuori dagli spazi tradizionali in cui si fanno le esposizioni per ricordare, e far ricordare”, dice Simona Guerra. “Questa performance è stata organizzata da me e Giorgio Granatiero; con determinazione l’abbiamo mantenuta un’azione libera, un gesto catartico e spontaneo lontano da ogni logica politica. L’abbiamo proposta ad amici che hanno vissuto l’alluvione ed è stata un’esperienza meravigliosa”.

Uno dei cavalletti umani ha aggiunto: “è stata un’esperienza molto forte. Per mezz’ora nel silenzio ho ripensato a tutto quello che è accaduto quel giorno ed è stato quasi liberatorio. Non era reggere una foto, era vivere un’esperienza. Quasi fossi nei panni di un personaggio di una commedia teatrale. Solo che io impersonavo me stesso e il dramma del subire un’alluvione”.

Guarda il Video sulla performance di Francesco Salvatori

dagli Organizzatori