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M5S: “CPL CONCORDIA e Comune di Senigallia, un amore lungo 25 anni”

Una passione "per ben 25 anni con un impegno di oltre 27 milioni di euro"

Pizzeria alla pala Aculmò - Senigallia - Qualità e sorriso
L'illuminazione pubblica in piazza del Duca a Senigallia

Che si tratti di vero amore ormai non ne abbiamo più dubbi. Anzi, si tratta di una travolgente passione che divora i nostri protagonisti, CPL CONCORDIA e Comune di Senigallia, e che si consuma davanti ai nostri occhi in una serie di sequenze scottanti fino a giungere alla folle decisione di legarsi insieme per ben 25 anni con un impegno di oltre 27 milioni di euro (oltre all’IVA, come da bando di gara 2014/S 227-401341 del 25/11/2014) sul groppone dei contribuenti per la “concessione del Servizio di gestione e manutenzione della pubblica illuminazione e degli impianti semaforici”.

A nulla sono valse le nostre segnalazioni riguardo le notizie di tangenti e di corruzione sugli appalti conferiti alla cooperativa rossa CPL CONCORDIA. A nulla è valsa la nostra raccomandazione che l’Amministrazione locale decidesse, in alternativa, di investire il denaro pubblico sul nostro territorio, per favorire l’imprenditoria locale e per stimolare il mercato locale del lavoro sostenendo l’impiego di lavoratori locali (//www.senigallianotizie.it/1327371992/tangenti-il-comune-di-senigallia-valuti-revoca-incarico-cpl-concordia).

La loro passione ormai è travolgente e non conosce più nessun ostacolo. Il colpo di fulmine è arrivato nel 2009 e galeotto fu l’appalto del Servizio di gestione e manutenzione degli impianti tecnologici per la durata di 9 anni concesso dal Comune di Senigallia a CPL CONCORDIA. Da quel momento in poi il legame fra Amministrazione locale e CPL CONCORDIA è andato sempre più fortificandosi, nascondendosi sempre più dagli sguardi indiscreti dei cittadini, non informati ma paganti.

La fregola della passione ha persino travolto gli algidi dirigenti comunali che si sono prodigati in tutta fretta a chiudere le porte ad eventuali concorrenti attraverso la determinazione dirigenziale n. 1257 del 19.11.2013, la quale fissava il termine ultimo per la ricezione delle eventuali altre candidature per l’avvio del procedimento, oltre alle due proposte pervenute, al 30.11.2013 (un lasso di tempo di soli 11 giorni!).

Tenete a mente, cari lettori, l’altra proposta pervenuta insieme a quella della CPL CONCORDIA, ad opera di “Health Building Energy” ritenuta non idonea, in quanto ne parleremo più avanti insieme ad un’altra, pervenuta ad opera di “Hera Luce Srl”.

Questo episodio piuttosto inquietante ci ha spinto ad approfondire meglio la questione che, oltre al rosso della passione, comincia a tingersi del noir tipico delle spy-story per noi poveri cittadini che continuiamo ad essere tenuti all’oscuro di tutto. Per questo motivo, non abbiamo esitato ad informare l’Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC) (invio effettuato l’8/04/2015) perché ponesse la dovuta attenzione alla pratica di cui trattasi e richiedesse al Comune di Senigallia le indispensabili documentazioni e/o informazioni per quanto necessario.

Ma attenzione, a questo punto, come in ogni copione che si rispetti arriva il colpo di scena!
Consultando la delibera n. 56 del 7.6.2011 dell’Autorità Nazionale AntiCorruzione (ANAC) (//www.anticorruzione.it/portal/public/classic/AttivitaAutorita/AttiDellAutorita/_Atto?ca=4696) abbiamo notato che, nel bando di gara pubblicato (//www.comune.senigallia.an.it/site/senigallia/assets/content/documents/multisite/ufficio-appalti/servizi/project-pubblica-illuminazione/project-pubblica-illuminazione/multisite:allegati/project_bando_guue.pdf), sembrerebbe non essere stato concesso l’esatto termine minimo necessario per consentire alle imprese interessate di conoscere con congruo anticipo l’indizione della gara e le modalità di partecipazione, nonché di formulare offerte sufficientemente ponderate ed idonee a conseguire l’aggiudicazione ai sensi dell’art. 70 del Codice degli appalti, dal momento che il contratto di cui trattasi aveva per oggetto anche la progettazione definitiva e quella esecutiva.

E non basta! Abbiamo altresì rilevato che il progetto per la realizzazione della pubblica illuminazione posto a base di gara potrebbe non essere inserito nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche (Delibera di Giunta Municipale 170 del 14/10/2014), come d’altronde previsto nella citata delibera ANAC!

Si tratta di due fatti a nostro parere gravissimi, con conseguenze esplosive sull’intero progetto, che stanno trasformando la nostra storia di intrighi e passione in uno splatter da 27 milioni di euro + IVA. Ma come è possibile che tutto ciò sia passato inosservato persino ai consiglieri di minoranza che tante energie hanno speso e spendono contro questo progetto?

A noi non è affatto sfuggito, invece! Per questo motivo invitiamo il Responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Senigallia (o per lui l’Assessore ai LL.PP., oppure lo stesso Sindaco, che sui giornali hanno sempre difeso strenuamente le loro discutibili scelte) a rendere immediatamente partecipi i cittadini di Senigallia, che li pagano perché rispettino la legalità, di tutte quelle notizie e documentazioni che mancano per effettuare una compiuta discussione sull’argomento, facendo loro conoscere – ad esempio – sulla base di quali criteri è stato fissato l’importo a base di gara, ossia come è stato individuato, nei dettagli, il corrispettivo posto a base del pagamento della concessione venticinquennale.

Perché 27 milioni di euro + IVA?Perché 25 anni? Con le tecnologie che corrono alla velocità della luce, la scelta più miope (anzi cieca, come l’amore dei nostri protagonisti) sarebbe proprio quella di legare un tale progetto ad una durata di un quarto di secolo! Un progetto lungo, costoso, concettualmente vecchio in un mondo ricco di offerte innovative come le “smart town” (//www.genitronsviluppo.com/wp-content/uploads/2013/08/Presentazione-Progetto-Smart-Town-Pianezza.pdf) (https://www.youtube.com/watch?v=JHytE2LFEnQ) che stanno prendendo piede in Italia e che promettono grandi risparmi a livello energetico, facili da mantenere, flessibili e che permettono di conservare l’intero impianto di proprietà del Comune invece di rimanere per tanti anni in mano ad un carrozzone esterno.

Questa scelta così miope della nostra Amministrazione ci condannerà probabilmente ad un maggiore esborso e ad una svilente sotto occupazione del personale tecnico in forza al Comune e/o alle Aziende locali che potrebbero invece effettuare la gestione e la manutenzione della pubblica illuminazione.

In questa storia sempre più intricata sarebbe utile conoscere anche se gli aggiornamenti della proposta originaria presentata dalla CPL CONCORDIA siano conformi alle previsioni del decreto 23 dicembre 2013 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23.1.2014) che contiene i criteri minimi ambientali al fine di favorire una gestione energeticamente efficiente della pubblica illuminazione, e che fornisce indicazioni, in base a tali criteri, per l’acquisto di lampade a scarica ad alta intensità e moduli led per illuminazione pubblica, l’acquisto di apparecchi per illuminazione pubblica, l’affidamento del servizio di progettazione di impianti di illuminazione pubblica, ed in cui sono definiti i nuovi requisiti che il progettista illuminotecnico deve avere per la partecipazione ad appalti di progettazione di impianti di illuminazione pubblica che possano essere considerati rispettosi dell’ambiente (e se, a tal proposito, si è ravvisata la necessità di disporre di una qualche consulenza professionale a supporto dei soli dipendenti comunali che sono stati nominati a far parte della commissione giudicatrice per la concessione del Servizio).

Sarebbe altresì interessante conoscere il quesito formulato all’Avv. Bertinelli Terzi e la risposta (gratuita) da lui fornita, a seguito di incarico conferito con determinazione dirigenziale n. 181 del 3.3.2015.

Per concludere, questa storia, un po’ rosa un po’ noir e anche un po’ splatter, è giunta ormai al suo epilogo. Purtroppo anche questa volta davanti ad una Amministrazione Comunale così opaca, che ci espone ad un debito così oneroso per un periodo così lungo, non possiamo dire che abbia avuto un lieto fine. Però sappiamo anche che questa è solo la fine del primo episodio. Nel secondo episodio noi del Movimento 5 Stelle convinceremo i cittadini a votare la nostra forza politica (che rappresenta la vera ed unica novità di queste elezioni comunali e regionali) di modo che tutti questi signori che attualmente ci amministrano tornino a casa! E passino il testimone a cittadini preparati e determinati a cambiare veramente la città in cui viviamo!

A proposito, volete sapere qualcosa di più dei due protagonisti minori di questo bando?
La Health Building Energy è una società di Roma costituitasi nel 2013 che è stata poi esclusa dalla partecipazione alla gara d’appalto perché nel bando si è deciso di dichiarare come indispensabile “aver svolto negli ultimi 3 anni (2011-2012-2013) servizi e forniture, analoghi a quelli oggetto dell’appalto, prestati a favore di enti pubblici o privati”. Strano, non vi pare? Quando si dice: “– Che sfortuna!

Hera Luce S.r.l., invece, è l’unica altra società ammessa alla gara. Fa parte del gruppo Hera S.p.A che, guarda caso, è fortemente partecipato da CPL CONCORDIA Soc. Coop. (//issuu.com/cpl_concordia/docs/societa___del_gruppo). A questo proposito ci ha colpito quanto sostiene un cittadino che ha commentato un articolo pubblicato su un quotidiano on-line locale che, pur in presenza di “decine d’inchieste in tutta Italia … va a finire che gli unici appalti puliti di questa cooperativa sono quelli di Senigallia … statisticamente curioso”. E’ vero, aggiungiamo noi, sicuramente si tratta di appalti puliti, dal punto di vista di CPL CONCORDIA e del Comune di Senigallia però! O no?

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Commenti
Solo un commento
BlackCat
BlackCat 2015-04-28 11:23:32
viva il ricambio e la libera concorrenza! Facciamo crescere e diamo fiducia ai piccoli invece di continuare ad ingrassare i grandi.
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