Al corso di fotogiornalismo del Musinf, la raccolta Bugatti di storia della fotografia
Tecnica ed estetica del ritratto nell'opera dei fotografi tra fine dell'Ottocento e primi del Novecento
Senigallia si prepara per gli incontri di maggio relativi al progetto europeo Frames e per gli incontri fotografici di giugno collegati a Caterpillar, che si svolgeranno in collaborazione con Camera di Torino e con la regia di Lorenza Bravetta di Magnum.
Venerdì sera, 24 aprile, al Musinf, nell’ambito del corso di fotogiornalismo, coordinato da Giorgio Pegoli, si svolgerà un incontro didattico su tecnica ed estetica del ritratto nell’opera dei fotografi tra fine Ottocento e primi del Novecento: il fotografo Alfonso Napolitano, che per il Musinf si occupa da tempo di raccolta, conservazione e restauro fotografico, presenterà una suite di immagini relative alle acquisizioni recenti della raccolta Bugatti, conservata presso il Musinf.
I vintage fotografici che saranno presentati da Napolitano, che ne sta effettuando la catalogazione, sono antiche stampe di autori italiani e stranieri, realizzate all’albumina o ai sali d’argento. Si tratta di fotografie che, in molti casi, conservano anche pregevoli contenitori d’epoca.
“Con Massimo Marchini, autore di un manuale sulle antiche tecniche di stampa, che sarà edito in questi giorni ” dicono Alfonso Napolitano e Patrizia Lo Conte, che coordinano l’archivio ed il laboratorio di restauro fotografico dell’Archivio storico Cingolani “il Musinf ha iniziato preziosi workshop sulle antiche tecniche di stampa, dal collodio umido, alle albumine, alla tecnica van Dicke. Dunque la presentazione delle fotografie della raccolta Bugatti richiamano ora utilmente l’attenzione critica sugli aspetti inerenti il contenuto estetico ed il valore storico-documentario della fotografia tra fine Ottocento e primi del Novecento”.
Giorgio Pegoli ha sottolineato l’importanza dell’incontro perché “finalmente apre al riconoscimento del valore compositivo ed estetico di una fotografia delle origini che racconta, spesso con poesia, storie di famiglia. In America” ha aggiunto Pegoli, “questa fotografia ha già una vasta rappresentanza e documentazione nei musei della fotografia, oltre che un seguito collezionistico vastissimo”.
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