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Incontro a Senigallia sulle tematiche e sulle problematiche della sanità locale

Il M5S: "Vigileremo su tempi di attesa, tagli e ruoli istituzionali"

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Incontro sulla sanità promosso dal M5S di Senigallia

Si è tenuto a Senigallia l’incontro promosso dal Movimento 5 Stelle con Roberto Amici, presidente del Tribunale della Salute. L’iniziativa di venerdì 17 aprile ha visto l’intervento dei candidati al consiglio regionale per la circoscrizione di Ancona, Pergolesi e Urbani, su un tema di grande attualità ed interesse per tutti i senigalliesi, che negli ultimi anni hanno assistito al progressivo smantellamento dei servizi sanitari e sociosanitari locali.

Tra le domande del pubblico, numeroso e partecipe, i tempi d’attesa, incredibilmente lunghi, per ricevere visite specialistiche o esami diagnostici o strumentali. Da più parti è stato fatto notare il senso di estraniazione e di allontanamento rispetto alla macchina organizzativa della sanità regionale. L’esperienza dell’ASUR e il progressivo accentramento delle decisioni in Ancona e – per quanto riguarda la nostra provincia – a Fabriano, ha di fatto relegato a ruoli di comparse gli operatori ed ha limitato i diritti dei cittadini.
I tagli, giustificati dall’attuale classe politica come un male necessario, sono stati fatti in modo lineare ed indiscriminato, senza toccare in alcun modo gli sprechi e sacrificando sull’altare del risparmio e del contenimento dei costi gli operatori sanitari e cittadini.
Il nostro ospedale ha visto mortificate le proprie eccellenze, con il progressivo smantellamento dei posti letto (solo nel dipartimento medico sono stati persi oltre 20 posti di degenza), vengono prospettati ulteriori accorpamenti, gli operatori che cessano dall’incarico per pensionamenti e cessazione contratto non vengono sostituiti, fino ad arrivare addirittura alla scomparsa di alcune figure professionali. Anche il territorio non riceve miglior trattamento, con il progressivo impoverimento di risorse e di personale per la salute mentale, i consultori, l’età evolutiva, l’assistenza domiciliare.

Cosa potrebbe fare un Sindaco che ha a cuore la salute dei propri concittadini? A partire dai primi anni ’90 i Comuni sono stati di fatto estromessi dalla gestione dei servizi sanitari, tuttavia il Sindaco (nel nostro caso la conferenza dei Sindaci) definisce le linee di indirizzo per l’impostazione programmatica dell’attività; esamina i bilanci; verifica l’andamento generale dell’attività. Le eventuali osservazioni in merito vanno trasmesse al direttore generale e alla Regione. La conferenza dei Sindaci può intervenire sul raggiungimento degli obiettivi e sulla verifica dei risultati aziendali conseguiti, potendo addirittura chiedere alla Regione la revoca o la non conferma del direttore generale in caso di non attuazione del piano attuativo locale.
Per quanto riguarda l’assistenza sociosanitaria, il Comune partecipa con risorse proprie, e a questo riguardo ricordiamo che il governo Renzi ha tagliato quasi 600 milioni di euro di finanziamenti ai Comuni per il sociale.

Il nostro impegno come Movimento 5 Stelle in tema di sanità sarà di vigilare affinché le scelte regionali non penalizzino i senigalliesi, lavorando in sinergia con i portavoce che saranno eletti in Consiglio regionale allo scopo di garantire l’uso equo delle risorse, di mantenere i servizi necessari, tagliando gli sprechi e colpendo i privilegi. I cittadini del Movimento sono e saranno aperti ad un confronto costruttivo con gli operatori, i cittadini e le tante associazioni che rappresentano un pilastro del terzo settore.

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