Comitati alluvione: “Nessuna festa: le alluvioni vanno capite, così si evitano”
"Perché Sindaco non approfondiamo insieme le cause ed i responsabili di tale tragedia?" - VIDEO
Bene Sindaco Mangialardi, condividiamo la sua decisione di annullare la manifestazione organizzata dal Comune, insieme alle consulte comunali ed alla Caritas, per ricordare l’alluvione del 3 maggio: pedalate, concerti, cene, mostre pittoriche il tutto condito con la solidarietà tramite una raccolta fondi destinati all’acquisto di defibrillatori per strutture sportive cittadine.
E’ vero il clima pre-elettorale è incandescente, ma il problema dei danni causati dall’alluvione ed il rischio esondazione del Misa riguardano tutta la Città, non hanno colore politico e non bisogna dividersi sulla loro risoluzione!
Cirri (Caterpillar) dice che “le alluvioni vanno raccontate, solo così ci si asciuga”. Le alluvioni non vanno raccontate, vanno capite, per ridurre al minimo la probabilità che si ripetano, ma anche perché se qualcuno ha sbagliato deve risarcire la popolazione.
Il 3 maggio dovrebbe essere una giornata in cui la Città dovrebbe ricordare in silenzio i suoi morti, dovrebbe ricordare le tante famiglie e le aziende che hanno avuto danni importanti e non un giorno per pedalare, cantare o ballare: ci sarà il momento anche per quello, perché la vita va avanti, ma non il 3 maggio!
Un dubbio: perché nessuno ha sentito la necessità di coinvolgere in questa iniziativa il coordinamento dei comitati, costituito solo da alluvionati, cioè da coloro che hanno subito la morte dei loro congiunti ed ingenti danni alle loro proprietà?
E poi perché il denaro raccolto veniva destinato per acquistare dei defibrillatori e non invece donato alle famiglie che da quel 3 maggio non sanno come andare avanti, avendo perso tutto?
Apprezziamo la capacità di ammettere sbagli, questo è sinonimo di intelligenza, e sosteniamo l’idea che un siffatto evento catastrofico si supera tutti insieme.
Ma allora perché Sindaco non approfondiamo insieme quali sono state le cause ed i responsabili di tale tragedia?
Perché Sindaco non vuole rispondere alle ns. domande sulle cause che hanno cagionato l’alluvione e sulle responsabilità dell’evento, concentrandosi solo su quanto la Città tutta insieme ha fatto per ritirarsi su?
Perché Sindaco, con lo stesso entusiasmo con cui ha organizzato la manifestazione del 3 maggio, non firma con noi l’esposto alla Magistratura per accertare le responsabilità e/o perché non concede la sala consiliare per organizzare la procedura di mediazione tra gli alluvionati ed i responsabili di tale disastro, volta ad ottenere il risarcimento dei danni per i ns. concittadini, nonostante lo abbia promesso nell’incontro al teatro del Portone?
Ci dispiace per la nostra Città perché dopo il 3 maggio abbiamo subito la paura di ben 4 esondazioni .
Ci dispiace per la nostra Città perché non vediamo da parte degli Enti preposti un progetto globale per mitigare il rischio esondazione del Misa.
Ci dispiace per la nostra Città perché vediamo un’isola di ghiaia all’imboccatura del fiume, che costituisce un ulteriore ostacolo al deflusso del Misa in caso di piena e nessuno deputato a farlo interviene per eliminarlo.
Ci dispiace per la nostra Città che vive di turismo, perché vediamo che come piove la nostra spiaggia si riempie di melma putrescente proveniente dal canale: ma se accade durante l’estate che effetto negativo ciò avrà sui turisti e soprattutto perché ciò accade da qualche mese?
Domande semplici e banali, come quelle che volevamo farLe, ma alle quali si è rifiutato di rispondere.
Dopo l’incontro del Portone abbiamo subito un attacco veemente da più parti: forse ha ragione Lei, è il clima pre-elettorale.
Tuttavia dopo l’alluvione nulla ci fa più paura, ci rattrista però questo clima elettorale dove ascoltiamo promesse e vediamo tentativi di nascondere la verità di quanto accaduto ed allora si sottragga a tal clima, parli con noi e ci aiuti a risolvere i problemi.
Noi però le promesse le manteniamo e quindi potrà trovare su Youtube il video integrale della serata del Portone, i documenti e le domande che volevamo porle: saranno i cittadini stessi a valutare se siamo stati quei mascalzoni come siamo stati dipinti da qualche politico locale, forse proprio perché in campagna elettorale.
Un’ultima domanda Sindaco: perché non considera il Coordinamento dei comitati una risorsa per la Città per superare l’alluvione con tutte le sue conseguenze nefaste, invece di trattarci come un suo avversario politico ?
Considerata questa sua collaborazione con la Caritas, ente meritevole sotto tutti profili, dobbiamo forse chiedere un intervento di sua eccellenza il Vescovo per essere avere risposte da Lei?
Signor Sindaco faccia uno sforzo, trovi una forma di collaborazione concreta con noi e proficua per tutta la Città, e lo promettiamo, una volta risolto il nostro problema torneremo alle nostre occupazioni quotidiane.
da Il coordinamento dei comitati alluvione maggio 2014
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