#tremaggio, manifestazione annullata perché “c’è chi specula sulla tragedia”
Alcune considerazioni del sindaco Mangialardi sulla decisione sofferta dopo tanto impegno e solidarietà
Dopo la triste e sofferta decisione di annullare la manifestazione in ricordo dell’alluvione, presa di concerto con i presidenti delle Consulte comunali e la Caritas di Senigallia, sento il dovere di esprimere il mio più sentito ringraziamento a quanti, tantissimi, da mesi stavano lavorando gratuitamente e con grande entusiasmo, all’organizzazione.
Gli stessi che, nelle dure giornate seguite al 3 maggio, si sono messi generosamente a disposizione delle istituzioni, delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco, della Caritas costituendo l’ossatura delle operazioni di soccorso e assistenza a persone e famiglie colpite dall’alluvione.
Gli stessi che, increduli, in queste ore ci chiedono il perché di tale scelta, che tramite tanti messaggi ci invitano a ripensarci. Gli stessi a cui, a malincuore, dobbiamo rispondere che indietro non possiamo tornare. Le motivazioni sono state già spiegate attraverso una nota congiunta sottoscritta da me, dai presidenti delle Consulte comunale e dal direttore della Caritas. Tuttavia voglio personalmente aggiungere alcune considerazioni personali.
Anzitutto, la manifestazione che era stata programmata per domenica 3 maggio non era e non doveva essere una festa. Nessuno degli organizzatori ha mai lontanamente pensato in questi termini a quell’iniziativa. Il nostro obiettivo, semmai, era quello di supportare e coordinare le tante proposte emerse spontaneamente dal mondo dell’associazionismo cittadino. Gli unici ad aver interpretato negativamente l’evento sono stati altri, nella confusione delle loro idee e dei loro veleni, nell’essere prigionieri dei loro estremismi. Sentimenti che nulla hanno a che fare con il dolore degli alluvionati e con la solidarietà che ha permesso a Senigallia di rialzarsi dopo la tragedia.
E, come tutti sanno, insieme al ricordo, alla riflessione, alle diverse forme espressive culturali, proprio la solidarietà doveva essere il filo conduttore della giornata del 3 maggio. Per parlare insieme ed asciugare le ferite, mettendo da parte almeno per un solo giorno i legittimi contrasti politici.
Così purtroppo non è stato. Ancora una volta, l’ennesima, c’è chi ha voluto soffiare sul fuoco della divisione in maniera gratuita con l’unico scopo di speculare sulla tragedia, arrivando a calpestare senza il minimo scrupolo il lavoro che con grande passione e senso civico tanti nostri concittadini portano avanti nelle associazioni culturali, sportive e di volontariato.
Il mio impegno è sempre stato quello di lavorare per una “città di tutti”, in cui nessuno si sentisse escluso. È un impegno che ho sempre onorato e a cui intendo mantenere fede. Non saranno certo le strumentalizzazioni e le piccinerie di alcuni a farmelo disattendere.
Abbiamo organizzato e ho partecipato a centinaia di iniziative che parlavano dell’alluvione. E sappiamo bene che il 3 maggio non sarà comunque un giorno come un altro. Non lo sarà mai più. Sicuramente ci saranno altre occasioni per ricordare e riflettere, perché la mortificazione della memoria produce solitudine. Ecco, l’augurio che intendo fare ai senigalliesi per il prossimo 3 maggio, e in particolare agli alluvionati, è proprio questo, quello di non sentirsi soli, di non cedere allo sconforto e alle divisioni, ma di essere coesi e consapevoli dei valori che fanno di noi una comunità vera, unita e solidale.
Maurizio Mangialardi
Sindaco di Senigallia
A proposito , è proprio notizia di oggi che l'ISPRA nel suo Rapporto sul Dissesto Idrogeologico in Italia 2014 ha evidenziato la non disponibilità degli scenari di pericolosità idraulica ,sia bassa che elevata della Regione Marche. Come Sindaco della sesta città della Regione e come Presidente Anci Regionale ha qualcosa da dire in merito ai suoi colleghi in Regione o vuole continuare a parlare genericamente di responsabilità altrui?. E' davvero difficile asciugarsi se le cose rimangono a bagno-maria e chi di dovere continua a passeggiare sul bagna-sciuga.
se qualcuno non la pensa come Lei riguardo alla manifestazione in ricordo dell'alluvione del 3 maggio, non vuol dire che vuole speculare su una tragedia, ma semplicemente che ha un pensiero diverso dal suo.
Ma se Lei pensava e pensa che comunque sia una cosa degna di essere portata avanti, nessuno glielo vieta.
Se ci sono persone che dissentono dalla sua idea, e pensano che per commemorare la tragedia dell'alluvione del 3 maggio si possono fare in modo semplice, umile e rispettoso, 3 minuti di silenzio, io non la vedo assolutamente come una speculazione.
2015-04-15 12:15:21
Non entro nel merito del programma, ogni iniziativa presa per rafforzare la coesione di una comunità è certamente lodevole, quindi ben vengano, ma il momento presta il fianco a troppi sospetti, se l'intenzione è seria, basterà programmare le iniziative per l'anno prossimo, dopo aver scremate quelle sospettosamente "festaiole" Quello che mi lasciava e mi lascia perplesso è che in tutto il programma non mi pare di aver letto di un momento dedicato ad informare i privati e le Aziende alluvionate, disastrate, su come stanno procedendo le pratiche di risarcimento " per importi veri", aggiornarli su quanto si sta facendo per sollecitare, spingere, costringere a valutare e di conseguenza provvedere perchè la determinazione a ripartire non sia lasciata alla "tigna" dei singoli privati dei singoli imprenditori, ma sia la vera espressione di coesione, che si vorrebbe celebrare, di una comunità che certamente se lo merita. Questo si, che si potrebbe fare il 3 maggio senza dare adito a nessun retro pensiero. non vi sembra ?
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