Cpl Concordia, “a Senigallia non c’è spazio per chi non rispetta le regole”
Il sindaco Mangialardi: "No ai processi sommari e mediatici, la gara d'appalto va avanti regolarmente"
Anche il sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, interviene sul caso Cpl Concordia, dopo l’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto la cooperativa modenese in Campania.
“Auspico che le responsabilità siano di natura individuale e territorialmente circoscritte. Di sicuro a Senigallia non c’è spazio per chi non rispetta rigorosamente le regole e si muove in maniera opaca. Per quanto ci riguarda, il percorso da seguire è chiarissimo ed è quello indicato dalla legge. C’è una gara in corso per l’aggiudicazione del servizio di pubblica illuminazione a cui partecipa anche la Cpl Concordia. Considerato che per legge nessuno può escludere un’azienda da qualsivoglia gara di appalto, pena il rischio di un contenzioso che potrebbe danneggiare economicamente l’Amministrazione, la procedura andrà avanti regolarmente. È del tutto evidente, però, che qualunque impresa si aggiudicherà il servizio, dovrà fornire non solo il certificato antimafia rilasciato dalla Prefettura, ma tutta la documentazione prevista dal codice degli appalti. Come sempre, ogni eventuale mancanza comporterà l’esclusione dell’impresa inadempiente e l’aggiudicazione del servizio alla seguente in graduatoria“.
Mangialardi, poi, interviene anche sul servizio per la gestione e la manutenzione degli impianti tecnologici già appaltato dal Comune alla Cpl Concordia.
“Anzitutto – sottolinea il sindaco – va detto chiaramente che l’iter per l’affidamento di questo servizio, peraltro gestito in maniera egregia da Cpl Concordia, è stato identico a quello che stiamo seguendo per la pubblica illuminazione. In quel caso, non è emerso nulla e la ditta ha fornito tutta la documentazione necessaria, compreso il certificato antimafia, per aggiudicarsi la gestione e la manutenzione degli impianti tecnologici. In secondo luogo, quando lo scorso luglio in consiglio comunale sono stati sollevati dubbi sulla ditta a seguito delle dichiarazioni del pentito Iovine, ho immediatamente proceduto a fare una segnalazione alla Procura della Repubblica al fine di fare chiarezza. D’altronde, per questa Amministrazione la trasparenza è sempre stata e continua ad essere un requisito indispensabile per la legalità. Non ci interessano processi sommari e mediatici, tanto più se riguardano aziende che danno lavoro a migliaia di famiglie, e abbiamo piena fiducia nella magistratura. Va da sé, tuttavia, che le ombre vanno fugate a tutela dell’Amministrazione, dei cittadini e della stessa impresa“.
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