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Come ti realizzo un film

La rubrica di cinema di Senigallia Notizie, Screenshot, stavolta ci porta davvero sul set!

Effetto notte - locandina

Immaginate di essere Turisti a Cinecittà, muniti di zainetto e macchina fotografica al collo, berretto giallo obbligatoriamente con visiera, calzoncini di cotone color pervinca arrotolati fin sopra al ginocchio, canotta a righe, giacca a vento di un qualche improbabile colore e hai piedi? Scarponcini comodi! Ci sarà da camminare.

Vi muovete in gruppo, disegnando nell’asfalto coreografie sgraziate, viso sempre alto ad ammirare le monumentali scenografie e le mastodontiche apparecchiature da ripresa, bocca serrata per lo stupore e appeso in mezzo al petto un cartellino plastificato Lascia Passare che vi ritrae nella solita posa ridicola, maledizione universale di tutti i foto-tesserati del mondo.

La guida, straboccante della sua essenza effimera (ricordate che siamo in un sogno ad occhi aperti) con delicate parole e intelligenti gesti della mano cerca di comunicare con tutti i turisti assieme a voi sforzando la voce fino a farla raggiungere anti-liriche note stridule ed animalesche.

Eccovi arrivati in un Set, ricolmo di luci sempre in movimento, pieno di gente, alta bassa grassa, intenta a ruotare su se stessa come succube di un infame incantesimo, o intrappolata in un moto rettilineo uniforme che la costringere ad andare, andare, andare senza fermarsi a rispondere a domande o simili e tamponando qualche collega ogni due per te.

Tra tutto questo marasma, la Guida, sempre meno gentile e paziente, ci invita a conoscere il Soggettista (raramente presente nel set) che ha voluto cogliere l’occasione di questa vostra fantomatica gita di comitiva per pavoneggiarsi un po’ tra quel pubblico che quasi mai lo ricorda.
Il soggettista, si descrive lui stesso, è colui che partorisce l’idea e la sviluppa in una possibile scala 1-10 sino al livello 2, circa.
Ben presto venite raggiunti da un altro gongoleggiante personaggio, che si presenta come lo sceneggiatore, ovvero colui che con maestria e belle parole ha sviluppato quell’idea di Film sino al livello 5.

I due scrittori, perché ai vostri occhi questo sono, per gentilezza verso i turisti o per provarci con la Guida, decidono di farvi strada all’interno del Set.
Vi indicano il reparto trucco e parrucco, fondamentale in un film, poi la costumista accerchiata dalle sue devote aiutanti intente a far indossare alla protagonista un pesantissimo vestito d’epoca. Ad un certo punto un grido! Ma chi è? È il DOP (direttore della fotografia) che si scalda dando ordini a tecnici e runner imbranati. Ecco arrivare il Produttore esecutivo e i suoi scagnozzi che vi liquidano con un leggero cenno di sorriso e se ne tornano a controllare eventuali sprechi di tempo e dispendi eccessivi di denaro.

Ad un angolo, appollaiata sotto qualche scatolone c’è la stagista, una delle tante, ricoperta dalla testa ai piedi di macchie marroni, si temeva il peggio ma in realtà si era solo versata addosso inciampando in un cavo tutte le cioccolate calde che le erano state commissionate.

Sorvolando gli elettricisti, troppo presi dai loro incarichi per degnarvi di uno sguardo, e scavalcando le isteriche segretarie di produzione, spostate la vostra attenzione nei confronti della telecamera. Ah, finalmente, la protagonista del Set, circondata da losche figure vestite di nero e presumibilmente incazzate.

“Chi sono?” Chiede uno dalle ultime file. “Da qua non si vede niente!” Urla un tipo basso e mingherlino sbracciando e saltando per farsi spazio e ottenere una migliore visuale. “Silenzio! È il regista concentrato nel decidere la prossima inquadratura!” Risponde sempre più irritata la Guida. “E quelli intorno a lui chi sono?” Chiedono in coro due coniugi attempati e sudaticci dalla prima fila. “La ragazza con il quaderno e la sceneggiatura in mano è la segretaria di edizione ed i suoi compiti sono scrivere i ciak giusti e quelli sbagliati scelti dal regista, controllare che tutti i costumi e gli oggetti di scena siano sempre al loro posto e annotarsi gli errori nel copione che gli attori commettono. Al suo fianco c’è il regista, l’aiuto regista, l’operatore e l’assistente alla regia, poi c’è il Direttore della Fotografia e il tipo magro con tutti quei fogli in mano è quello che da le Battute agli interpreti che se le dimenticano”.

Ad un certo punto, i compiaciutissimi turisti assieme a voi vengono sorpresi da un fortissimo Battito, era il Ciak, necessario in post produzione per sincronizzare audio e video.
Prima che squillino telefoni o che si sentano risate e starnuti, la Guida decide di lasciare il Set e raggiungere la sala di Montaggio. Terminate le riprese, un film dovrebbe aver raggiunto il livello 8 di completezza. Per arrivare a 10, manca l’intervento del Montatore, che come un abile sarto, taglia e cuce tutto il girato e lo rimonta con grande stile in modo sublime, per potervi servire un Opera Artigianale delle più ardue, collettiva a tutti gli effetti e quasi sempre Prelibata.

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