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Solidarietà e vicinanza ai Carabinieri coinvolti nella sparatoria di Ostra Vetere

Picchetto della Lega davanti la caserma. Identificato intanto il ladro colpito: è un albanese incensurato

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Marcello Liverani - Candidato a Sindaco di Senigallia
Posti di blocco e controllo dei Carabinieri a Senigallia

Solidarietà all’Arma e ai Carabinieri coinvolti nella sparatoria avvenuta a Ostra Vetere e un po’ di apprensione. E’ questo il clima che si respira nella valmisa dopo i fatti avvenuti nella prima serata di domenica 1 febbraio, quando uno dei tre ladri responsabili di un furto a Castelleone di Suasa è stato raggiunto da uno dei vari colpi sparati dai militari.

Solidarietà per il fatto che i Carabinieri – come tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine – rischiano la vita ogni giorno per garantire la sicurezza dei cittadini e apprensione per la realtà dei fatti: due dei tre Carabinieri coinvolti a rischio di provvedimenti anche severi nonostante il tentativo di travolgerli da parte dei ladri e una persona tenuta in vita dalle macchine dopo esser stata dichiarata cerebralmente morta. Quest’ultima, è stata identificata, mercoledì 4 febbraio: si tratta di un albanese di 24 anni, incensurato. Decisivo per il riconoscimento l’arrivo di alcuni familiari dal Piemonte.

Attorno all’Arma dei Carabinieri si stringono intanto diverse persone, a cominciare dai sindaci Luca Memè di Ostra Vetere e Riccardo Piccioni di Belvedere Ostrense, che esprimono parole di vicinanza per i rischi che i militari corrono nelle situazioni più pericolose e per il sentimento di paura che aleggia nelle città, dove in pochi si sentono al sicuro nonostante il gran lavoro delle forze dell’ordine.

Un picchetto davanti alla caserma dei Carabinieri di Ostra Vetere è stato indetto dalla Lega Nord Marche e in particolare dal segretario regionale Luca Paolini per venerdì 6 febbraio alle ore 11. Una manifestazione – fanno sapere – per dimostrare sostegno e gratitudine a chi difende la collettività dai criminali ma anche per auspicare che i militari coinvolti non subiscano conseguenze per aver fatto solo il loro dovere e per il coraggio dimostrato in una situazione di pericolo.

Intanto proseguono le indagini condotte dal pm Mariangela Farneti che ha effettuato un sopralluogo e visionato il suv usato per il colpo, risultato poi rubato a Loro Piceno. Sembrerebbe che siano cinque i colpi sparati e da due militari, non da uno solo come emerso inizialmente. Si dovrà chiarire innanzitutto quale abbia raggiunto il giovane ladro di nazionalità albanese ora in coma irreversibile e ricostruire l’esatta dinamica per far luce sulla reale situazione: solo allora si potrà distinguere se abbiano sparato perché costretti da una reale situazione di pericolo dato il tentativo dei malviventi di investirli.

E nel frattempo prosegue la caccia ai complici scomparsi per le campagne di Ostra Vetere dopo aver abbandonato prima il suv con il loro amico agonizzante e poi rubato un’altra automobile.

Commenti
Ci sono 2 commenti
papero 2015-02-04 14:36:34
Sta a vede che ora quei militari passano i guai, perché spendere soldi dei contribuenti x indagini simili, hanno sparato a un ladro, hanno fatto bene, uno in meno, caso chiuso e i soldi x le indagini investiteli x rafforzare l'arma, difendiamo chi ci difende
BlackCat
BlackCat 2015-02-05 11:02:39
Spero che l'indagine dia ragione a chi ha sparato ma chiedere di non indagare è pazzesco. Se un giorno ci fossero degli abusi da parte delle forze dell'ordine (come già esistono purtroppo) questi non sarebbero mai perseguibili.
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