In caduta libera il turismo a Senigallia: in quattro anni perse 500.000 presenze
Paradisi attacca Mangialardi: "altro che successo, conteggiati negli alberghi anche gli alluvionati"
Dopo un’estate in cui gli esercenti e gli operatori balneari hanno cercato turisti e villeggianti con la lanterna, ecco che, puntuale, arriva il messaggio trionfale dei cerimonieri di palazzo che, su ordine del sindaco Mangialardi, magnificano lo strepitoso successo targato “Maurizio” della Spiaggia di Velluto. Castronerie che dimostrano quanta distanza siderale ci sia tra il palazzo e gli esercenti che lottano sul campo per sopravvivere.
I dati sono in realtà disastrosi e fotografano un declino inarrestabile del turismo senigalliese. Intanto, per i dati del 2014 (disastrosi), il conteggio annuale delle presenze alberghiere conteggia, oltre ai turisti, anche i residenti che hanno dovuto alloggiare in albergo dopo l’alluvione e i proprietari di case residenti fuori città che, nelle settimane successive all’alluvione, sono rimasti a Senigallia per sistemare i loro appartamenti alluvionati (senza contare le carovane di volontari e protezione civile arrivati da tutte le parti d’Italia per spalare il fango alloggiati negli alberghi). Altro che turismo!
Ma ciò che più conta è il declino progressivo e inarrestabile delle presenze nel corso della legislatura Mangialardi.
Dopo un anno di mandato, nel 2011, le presenze complessive in 12 mesi ammontavano a un milione 497 mila 781.
Nel 2012, drastica e rocambolesca riduzione: la politica turistica era stata così poco attrattiva (per non dire altro) che il dato ha subito un gigantesco tracollo: 1 milione 44 mila 722 presenze. Oltre 450 mila presenze in meno. Un dato da dimissioni dell’intera Giunta. Ma Mangialardi, abbronzato, autocelebrava se stesso.
Nel 2013 nuova flessione: totale delle presenze un milione 12 mila 709. Ennesima flessione di circa 32 mila presenze. Ancora note festanti dagli scudieri politici del sindaco.
Nel 2014, a tutto ottobre (salvando le premesse sul dato falsato delle presenze proprio per l’alluvione) il dato è ancora più basso: 999 mila 573. E loro fanno cin cin.
Come i suonatori del Titanic mentre il transatlantico affondava.
Insomma, forse sono esagerati i trionfalismi, ma lo sono ancora di più certi catastrofismi sostanzialmente infondati.
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