Grecia: le elezioni anticipate mandano in crisi i mercati
Volatilità alta, l’Italia rischia di essere contagiata
In Grecia si è deciso per le elezioni anticipate. Il parlamento non è riuscito ad eleggere il capo dello stato. Il premier Samaras ha deciso che si andrà a votare il 25 Gennaio 2015, nel frattempo scioglierà il parlamento. Il partito di Samaras, Nuova Democrazia, che era al potere, non è però il favorito.
I sondaggi parlano di un 28,8% di greci disposti a votare per il partito della sinistra radicale contro il 25% che voterà Samaras. Syriza, così si chiama il partito di sinistra, ha promesso alla Grecia l’uscita dall’austerity attraverso decisioni diverse rispetto quelle concordate con l’Europa. Secondo Tsipras, il leader del partito, si potrebbe anche smettere di pagare i debiti con la Bce per aumentare salari, pensioni ed investimenti pubblici.
Tutto ciò sconvolge le borse e fa aumentare la volatilità sui mercati. Infatti ciò che infastidisce di più le borse è l’incertezza che invece regnerà fino al 25 Gennaio. La netta differenza tra le due linee politiche in questione aumenta ancora di più dubbi ed incertezze. La borsa di Atene ha già perso il 10% e pesanti cali potrebbero interessare anche le altre “piazze” europee, soprattutto quelle dei paesi cosiddetti “periferici” cioè Spagna, Italia e Portogallo. Nel nostro caso ciò non sarebbe strano viste le similitudini con la nostra situazione politica e finanziaria.
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