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Nove mesi per pagare le tasse: Nuova Senigallia non ci sta

Liverani: "Bisogna cambiare sistema: non servono i selfie ma tasse al minimo e meno spese"

Galli Enoteca Senigallia - Coravin
Maurizio Mangialardi e Marcello Liverani

TASI, TARI, ICI…chi più ne ha più ne metta. La tredicesima se ne va in buona parte per pagare le tasse che ci vengono imposte prima dal Governo e poi dai Comuni. La pressione fiscale per le imprese ha raggiunto il 70%: questo significa che devono lavorare fino a settembre di ogni anno per pagare lo Stato. Non è concepibile e non si può continuare ad accettare questa continua vessazione.

L’imprenditoria senigalliese, come del resto quella italiana, è anche vessata da una amministrazione che in maniera vergognosa ha optato per il massimo delle aliquote su ogni tassa che il Governo inventa. Invece di trovare i modi e le maniere per cercare di dare respiro ai suoi cittadini, la nostra amministrazione ci mette il carico da “undici” e affonda la lama nel burro.

Senigallia è al terzo posto nelle Marche come tassazione locale, e meno male che ci continuano a dire che siamo pieni di “eccellenze”, nelle tasse di sicuro, grazie ai nostri amministratori tutti, perchè in Consiglio Comunale, dispiace dirlo, non abbiamo una opposizione seria e dura: abbiamo persone che a “random” si lamentano, quando ovviamente gli fa comodo.

Dispiace per i commercianti che le stanno inventando di tutti i colori per sbarcare il lunario, ma la tredicesima che se ne va in tasse non permetterà grossi acquisti nei loro negozi, questo è giusto dirlo ed è giusto farlo capire. A Senigallia non siete di certo aiutati da questa amministrazione, che è si sempre pronta a tagliare nastri, inaugurare, farsi i selfie con i sorrisetti e le pacche sulle spalle, ma che appena rientrano nel “Castello Fatato” vi stangano per bene.

Le chiacchiere del nostro Sindaco, che tanto gli piace menare il “can per l’aia”, stanno a zero. Lui è un uomo del PD, va quindi a braccetto con il partito che ora è al Governo, è anche Presidente dell’Anci, ma gli mancano gli attributi per combattere l’iniqua tassazione del Governo, e non solo non la combatte, ma la porta alle stelle grazie alle aliquote che può gestire come meglio crede. Ricordate la barzelletta dell’IMU? “Alziamola allo 0,6 che tanto ce la rimborsa il Governo“. Il reggente del “Castello Fatato” sapeva benissimo che il Governo non è nato ieri, e quindi è toccato ai cittadini pagare la differenza della sua “genialata”.

Cari cittadini, commercianti e imprenditori tutti, per quanto ancora volete farvi prendere in giro da questi signori? Il Patto di Stabilità che tanto viene sbandierato non è la causa, è solamente una scusa per continuare a foraggiare un “sistema meschino” che la politica vuole tenere in piedi. Lo tiene in piedi perchè così i partiti campano e mangiano, perchè gli amici degli amici vivono su appalti completamente inutili e perchè questo sistema, così come è stato impostato, porta i voti delle lobby.

A cosa servono tutte le consulenze che vengono pagate? A foraggiare qualcuno…. A cosa servono gli appalti inutili? Sempre a foraggiare qualcuno… A cosa servono i contratti per assumere persone che invece già abbiamo negli uffici comunali? A foraggiare qualcuno… Per quale motivo, tanto per fare un esempio, una amministrazione deve fare un bando per far tagliare l’erba di un prato di una scuola pubblica? Semplice, perchè qualcuno deve guadagnarci. Invece di spendere migliaia di euro per quell’appalto non sarebbe meglio dotare la scuola di una o due macchine per tagliare l’erba? Quanto si risparmierebbe? Tanto ovviamente, ma così facendo si manderebbe a morire il “sistema”, cosa che lor signori invece non vogliono. Roma insegna, Milano anche, Venezia idem…

Noi invece pensiamo che un bravo Sindaco e una buona amministrazione devono a tutti i costi aiutare e andare incontro ai suoi cittadini, quindi se da una parte abbiamo un Governo vergognoso che ci tartassa, dall’altra dovremmo avere una amministrazione che mette in campo tutte le azioni possibili per aiutare i suoi abitanti del territorio. Non esistono scuse per noi, le tasse locali vanno messe al minimo di legge e si risparmia dove è possibile, ed è tanto possibile cari signori.

Senigallia sperpera ogni anno dai 7 ai 10 milioni di euro in spese “pazze”: consulenze inutili, contratti a tempo determinato (che sono diventati a vita nel frattempo) inutili, appalti inutili, sovvenzioni inutili per gli amici del loro giro, spese di rappresentanza, pranzi, cene, viaggi…dai 7 ai 10 milioni cari signori, e non sono pochi e potrebbero, forse, essere anche di più.

Solamente cambiando sistema, distruggendo totalmente quello attuale, possiamo invertire la rotta e far respirare un pochino i cittadini tutti, perché continuare a tassare e a tagliare per poi andare ai ristoranti e addebitare la fattura al Comune non è il modo giusto di amministrare. Tutte cose che Nuova Senigallia ha scritto dettagliatamente nel suo Programma Amministrativo.

La battuta da “zelig” del nostro Sindaco, che parla di persone che “si inventano Sindaco dalla mattina alla sera“, lasciano il tempo che trovano, perché il nostro programma è stato scritto da persone in gamba, serie e che non fanno parte di nessuna lobby. Chiaramente è un programma che dà fastidio, e che altri tentano di copiare da quello che leggiamo, ma è lì, scritto per bene, e non sono fandonie, sono tutte cose perfettamente possibili e realizzabili.

Morale della favola: meno inaugurazioni, meno pacche sulle spalle, meno selfie, meno annunciazioni ridicole e più serietà verso una popolazione che da gennaio a settembre lavora solamente per pagare il “sistema”! Questa è la ricetta di Nuova Senigallia, ad aprile del 2015 provate a riflettere se è più importante avere meno tasse e meno sprechi o farsi un selfie con l’attuale reggente del Castello Fatato.

 

da Marcello Liverani
Candidato Sindaco

www.marcelloliverani.it
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www.facebook.com/groups/comevorrestiSenigallia/

Commenti
Solo un commento
ilbianconiglio 2014-12-18 08:53:27
sono tutti (...omissis...) degli altri.
A proposito del prato che mi intendo un pochino, puoi comprare tutte le falciatrici del mondo ma poi devi metterci la gente buona a usarla. E la paghi lo stesso.
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