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Manutenzione e pulizia del fiume, a Senigallia si è discusso dell’alluvione

Incontro molto partecipato quello al circolo Arci di Borgo Bicchia: in tanti per Principi e Casagrande

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Il fiume Misa a Senigallia, all'altezza di Borgo Bicchia

Si è svolto martedì 28 ottobre l’incontro promosso dal Comitato Alluvionati Borgo Bicchia con le autorità provinciali e di bacino sui noti fatti del 3 maggio scorso, a Senigallia. Un incontro quello presso il circolo Arci di Borgo Bicchia “riscaldato” dalla rabbia dei presenti che in almeno un paio di casi hanno contestato le parole espresse dall’ex presidente della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande e del responsabile dell’Autorità di Bacino Marcello Principi.

La questione è quella della manutenzione idraulicadel fiume Misa e del bacino del Nevola, mai sottoposti negli ultimi anni a interventi seri di manutenzione degli argini o di pulizia del letto del fiume se non limitati al taglio di qualche essenza arborea presente. E i motivi sono stati ricondotti alla mancanza di fondi e alla loro non sufficienza perché si possa pensare a sistemazioni idrauliche più impegnative.

Su questa linea infatti è intervenuta l’ex presidente della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande, che ha sottoposto all’assemblea le motivazioni economiche: in assenza di fondi importanti sarà difficile prevenire altri disastri come quello dell’alluvione che ha allagato mezza Senigallia lo scorso 3 maggio. E i 120.000 euro per sistemare otto fiumi, citati nell’incontro, sono ovviamente troppo pochi. C’è stata però apertura sulla possibilità di portare via sedimenti come la ghiaia dall’alveo fluviale per permettere il deflusso dell’acqua in maniera migliore, soprattutto in caso di piene concentrate in poche ore.

Sulla stessa linea il consigliere regionale Pd nonché presidente della IV Commissione consiliare (ambiente, territorio, trasporti, infrastrutture) Enzo Giancarli il quale ha evidenziato come dall’assemblea marchigiana siano stati approvati alcuni decreti per la pulizia e la sistemazione idrologica del fiume, con tanto di esborso di risorse economiche importanti verso la Provincia e non solo. “La manutenzione è fondamentale – ha detto il consigliere – dove è necessario, si deve intervenire“.

Il fiume Misa a Senigallia, all'altezza di Borgo BicchiaAl vaglio della serata l’intervento di Marcello Principi, responsabile dell’Autorità di Bacino della Regione Marche. Quest’ultimo ha reso noto come la Regione si fosse mossa prima dell’alluvione di Senigallia, approvando le linee guida per la rimozione dei sedimenti dai letti dei corsi d’acqua e soprattutto cercando di far adeguare i piani regolatori alle delibere sulla “compatibilità idraulica”.

Ma solo a disastro avvenuto si smuove qualcosa. Come i soldi che, purtroppo, arrivano sempre a problematica avvenuta, quando il fenomeno alluvionale o il disastro in generale si è verificato e mai per la prevenzione. Di questo si è lamentata parte dell’assemblea intervenuta al circolo Arci, che ha chiesto i perché non si siano mai effettuati lavori seri di manutenzione e pulizia fluviale.

All’incontro ha partecipato per l’amministrazione comunale di Senigallia anche l’assessore Simone Ceresoni il quale ha reso noto che sono infatti stati messi a disposizione i 4 milioni e 200 mila euro per la realizzazione delle famose vasche di espansione, mentre la Provincia (ora guidata dal sindaco Pd di Montemarciano Liana Serrani) ha appaltato dei lavori di pulizia del fiume per 760 mila euro.

Il prossimo appuntamento sarà tra alcuni giorni (ancora da confermare) per discutere dei lavori sul fiume Misa che dovrebbero partire a breve, come già preannunciato.

Commenti
Ci sono 3 commenti
stefanobis 2014-10-29 11:37:27
Ah!Ah!Ah!Casagrande ...Ah!Ah!Ah! Giancarli ....AhAh!Ah! Ceresoni.....Ah!Ah!Ah!Principi.....
Ecco a voi i nuovi mostri!!!!
Tutti esperti chiamati a spiegare dove come e cosa hanno sbagliato...........Poveri noiiiiiiiii!
F_Libanori 2014-10-29 19:12:06
Sarei curioso di sapere se la Regione Marche, anziché muoversi “soprattutto” cercando di far adeguare i PRG alle delibere sulla compatibilità idraulica, fosse stata in grado invece di legiferare impedendo - da subito - a tutti i Comuni interessati di rilasciare permessi di costruire (ovviamente nelle sole zone a rischio) fin quando i rispettivi PRG non fossero adeguati alle citate delibere.

Se poi accade che un pubblico amministratore si renda conto di non poter adempiere ai propri obblighi per mancanza di fondi nel bilancio di propria competenza, e se è consapevole di quanto tali obblighi siano inderogabili, per quale motivo non si dimette adducendo tale motivazione?
O. Manni
O. Manni 2014-10-29 23:20:13
Signori politici e relatori di questa ennesima adunata presso il Borgo Bicchia, ho l'obbligo ed il dovere di avvisarvi che se dovesse accadere ancora un'alluvione simile a quella del 3 Maggio 2014, e dovessi ancora subire dei danni, non esiterò a sospendere seduta stante il pagamento di qualsiasi tassa, anche sparando nelle chiappe al primo Governatore, Presidente, Sindaco, funzionario, esattore di Equitalia o assessore comunale, che viene a richiedermele ed è a portata di tiro. Susseguentemente, i soldi che mi serviranno a rimettere in piedi quanto eventualmente una seconda alluvione potrà portarmi via, vengo a prenderveli a casa. In ogni caso, sarà mia cura trasferirmi con il poco che mi resterà delle mie cose, presso il Municipio di Senigallia, fino a situazione ripristinata. Pregate VOI che quanto accaduto a Genova, con una seconda alluvione a distanza di 3 anni, non accada a Senigallia. Non è uno scherzo. Sono molto serio.
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