Il convegno sulla gestione degli impianti sportivi, promosso dalla Consulta Sport di Senigallia ed organizzato dalla Scuola Regionale dello Sport del Coni, ha registrato il tutto esaurito con la partecipazione di dirigenti sportivi, funzionari pubblici, avvocati e commercialisti che hanno che hanno gremito la Rotonda a Mare fin dall’apertura.

I lavori sono stati aperti dal Presidente regionale CONI Sturani Fabio che ha ricordato l’importante lavoro di censimento degli impianti sportivi che si sta realizzando e anche il potenziamento della risorsa per le visite mediche gratuite dei giovani mediante un protocollo con la Regione Marche che abiliterà alcuni centri medici privati in affiancamento al servizio sanitario nazionale. Dall’anno nuovo quindi l’increscioso problema delle visite agonistiche a pagamento per i giovani dovrebbe essere superato.

Il Presidente della Consulta Sport Ubaldi Domenico portando il saluto dell’Amministrazione, del Sindaco Mangialardi e dell’Assessore Campanile, ha spiegato che la finalità del convegno mirava a rendere “consapevole” la gestione degli impianti sportivi. Le normative infatti a cui i gestori devono sottostare non sono quasi mai nate con riferimento al mondo dello sport e al suo contenuto di volontariato e spesso sono sottovalutate dai dirigenti sportivi che si espongono così a rischi considerevoli. Ubaldi ha annunciato anche che a breve sarà operativo il “Progetto Accreditamento” delle società sportive, volto a conoscere da vicino lo sport senigalliese che annovera ben 115 club.

Nel corso del convegno sono stati trattiti, anche se sommariamente per mancanza di tempo, tutti gli aspetti normati che coinvolgono la gestione. Il Dott. Sinibaldi ha colto l’aspetto fiscale, l’Avv. Musumarra e l’Ing. Bruno hanno trattato la sicurezza dal punto di vista degli utilizzatori, l’Avv. Agostinis ha approfondito i rischi penali e civilistici (risarcimenti) ribadendo la necessità delle certificazioni mediche di idoneità fisica, l’Avv. Vigna ha approfondito la normativa statale della lotta al doping e della necessità di uniformare gli statuti/regolamenti (la Consulta ha già predisposto un documento apposito per andare incontro alle esigenze delle società sportive).

Interessante è stato anche l’intervento dell’Ing. Romussi del Coni Roma che ha parlato della sana programmazione sul territorio degli impianti sportivi che spesso sono costruiti sotto la spinta emotiva e del momento senza riflettere attentamente sui successivi costi di gestione, una vera e propria mannaia dal momento che, con riferimento alla vita dell’impianto, costituiscono di gran lunga la voce più onerosa, molto più del costo della costruzione.