Associazioni, partiti e sindacati senigalliesi alla manifestazione Cgil
"C'è necessità di cambiare verso alla politica economica per cambiare l'Italia"
Il paese ha bisogno di lavoro, c’è necessità di “cambiare verso” alla politica economica per cambiare l’Italia.
Vero! Ma non nel verso della continuità delle politiche di austerità, vera causa della stagnazione recessiva, con tagli lineari alle Regioni e ai Comuni e poi ipocritamente dichiarare che non si taglia alle famiglie, ma nel verso degli investimenti pubblici e privati che sostengano quella svolta essenziale per una politica economica espansiva.
E’ necessario il superamento del Patto di Stabilità interno, selezionando innanzitutto le opere volte al risanamento del territorio (e a Senigallia lo sappiamo bene!), attuare un piano straordinario per l’occupazione finanziato con una patrimoniale sulle grandi ricchezze, la lotta all’evasione e alla corruzione per abbassare la fiscalità sul lavoro e le imprese, una riforma della giustizia civile e il superamento delle incertezze normative che sono le vere motivazioni che tengono lontano i potenziali investitori.
Al contrario “il verso “ in cui si vuole cambiare l’Italia è lo stesso di vent’anni di scelte politiche e legislative che hanno determinato un mercato del lavoro frammentato, hanno cancellato l’idea di una flessibilità positiva e permesso il dilagare della precarietà.
La flessibilità non può essere il precariato a vita ma, eventualmente, è da realizzare con contratti a tempo indeterminato a tutele crescenti, con contratti a tempo determinato con causali e ragioni oggettive, con una sola forma di vero lavoro autonomo in alternativa alle false partite IVA.
E’ inaccettabile l’emendamento del governo alla delega sul Lavoro che attacca lo Statuto dei lavoratori e, ancora una volta, delinea un’idea di lavoro povero, non formato e non qualificato, ovvero la via bassa della competizione, che si accompagna all’assenza cronica di politica industriale, che non ci consente di competere con la Germania e ci vede inevitabilmente perdenti verso i paesi emergenti.
Non si “cambia verso” modificando per l’ennesima volta le regole del mercato del lavoro, riducendo in generale i diritti e le tutele dei lavoratori.
Per queste ragioni i cittadini, le associazioni culturali, le associazioni sindacali e le associazioni politiche di Senigallia, lanciano un appello alla adesione alla Manifestazione nazionale CGIL del 25/10/2014 a Roma.
Firmatari:
CGIL Senigallia – ANPI Senigallia – ARCI Senigallia – Scuola di Pace V. Buccelletti- Associazione Italia/Cuba Senigallia – Lista Città Futura – Lista Partecipazione – Beatrice Brignone, Vania Bucci (Consigliere Comunale PD), Nausica Fileri, Antonina Mencaroni, Francesca Paci (Assessore Città Futura), Catia Ventura, Paolo Battisti (Consigliere Comunale Lista Partecipazione), Leo Barucca, Simone Cecchettini, Simone Ceresoni (Assessore Città Futura), Vincenzo Cerulli (CGIL Senigallia), Michele Corinaldesi, Massimiliano Giacchella (Consigliere Comunale Città Futura), Carlo Girolametti (Consigliere Comunale Città Futura), Gianmarco Grottoli, Sesto Mancinelli, Francesco Mancini (Coordinatore Sel), Roberto Mancini (Consigliere Comunale Lista Partecipazione), Virgilio Marconi (Coordinatore Città Futura), Silvano Paradisi, Enrico Pergolesi (Consigliere Comunale Città Futura), Roberto Primavera (Portavoce Verdi), Nando Salvioni (Segretario PDCI), Maurizio Tonini-Bossi, Sergio Ventura, Fabrizio Volpini (Assessore PD), Sergio Montesi (Arci Senigallia).
Nella foto in evidenza il “padre” dello Statuto dei lavoratori, il marchigiano Giacomo Brodolini
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