Violenza sessuale a Senigallia, l’accusato a processo il 16 ottobre
Giudizio immediato per il 24enne di Capoverde: respinta la richiesta della difesa sui testimoni
Giudizio immediato per il 24enne originario di Capoverde accusato di stupro da un’amica della sua fidanzata, fuori dalla nota discoteca Mamamia di Senigallia. Il Gup Paola Moscaroli ha infatti respinto la richiesta della difesa avanzata dall’avv. Andrea Reginelli di procedere con rito abbreviato condizionato all’audizione di testimoni, fissando così l’inizio del processo a carico di Yannich Dongo Correira per giovedì 16 ottobre davanti al giudice collegiale del Tribunale di Ancona.
L’episodio risale a fine marzo scorso, quando, insieme a un gruppo di amici, i due avevano passato una serata nella nota discoteca di via Mattei a bere e ballare. Mentre la vittima della presunta violenza sostiene che il capoverdiano l’avrebbe costretta a consumare un rapporto sessuale sul piazzale esterno alla discoteca, il ragazzo ha sempre affermato che la giovane 21enne – amica della fidanzata – era consenziente e anzi, l’avrebbe contattato più volte durante la serata insistendo per uscire fuori dal locale.
Ad avvalorare la tesi difensiva potrebbero intervenire le telefonate e i messaggi sul cellulare dei due giovani, al vaglio della polizia, ma la vittima – tramite l’avv. Ruggero Tomasi – ha dichiarato che l’avrebbe cercato solo per radunare il gruppo di amici. Il ragazzo è in carcere da sei mesi. Ora spetterà al giudice stabilire la verità di una vicenda dai contorni poco chiari anche perché avvenuta quando l’alcol la faceva da padrone.
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