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Il Centro Olimpico Tennistavolo ricorre alla grafologia

Da qualche settimana il Centro Olimpico ha aperto una nuova collaborazione con il Dott. Luciano Massi

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Centro Olimpico Tennistavolo Senigallia

Con la pubblicazione di “Quaderni di tennistavoloEnzo Pettinelli delineò il ruolo importante che aveva la figura paterna nel raggiungimento della vittoria per i giocatori di pingpong. Il training autogeno era un argomento di nicchia per pochi specialisti ma la pubblicazione non passò inosservata al CONI di Roma che la citò nella bibliografia di un libro scritto poco dopo in occasione delle Olimpiadi.

Pettinelli sosteneva che l’avversario “rappresentava” il genitore di riferimento ed in presenza di autoritarismo il giocatore non avrebbe saputo imporsi sull’avversario aspettando che quest’ultimo gli riconoscesse la vittoria. Oppure, in mancanza di un rapporto dialogante, anche il gioco ne avrebbe risentito diventando spezzettato e quindi incapace di esprimere una strategia.

Il tennistavolo agonistico, si sa, è uno sport molto tecnico e che richiede una particolare tenuta psicologica sia per la velocità del gioco, sia per la presenza di un avversario diretto attivo. Ecco perché l’equilibrio interiore diventa indispensabile per raggiungere i successi agonistici. Da qualche settimana il Centro Olimpico ha aperto una nuova collaborazione con il Dott. Luciano Massi, docente di grafologia all’Università di Urbino e perito legale, per l’utilizzo delle tecniche d’indagine grafologica al fine di individuare le criticità, da un punto di vista psicologico e caratteriale, che impediscono ad un giovane di esprimersi compiutamente.

Un bravo allenatore intuisce sempre l’esistenza di problemi nei ragazzi che segue, fa parte del ruolo, ma avere un supporto scientifico lo aiuterebbe parecchio nell’individuazione delle cause e quindi nella ricerca di una soluzione che spesso non passa attraverso la palestra.

Il dott. Massi, un passato da giocatore agonista, frequenta da qualche mese il Centro Olimpico e la collaborazione con Pettinelli è stata naturale. L’esame scientifico (attraverso l’analisi di uno scritto autografo su carta bianca) è condotto in modo rigoroso, nella più assoluta riservatezza e con la piena adesione dei soggetti interessati. Poi, in base a quello che emerge, si approfondisce il discorso coinvolgendo anche la famiglia. L’obiettivo di questo nuovo strumento non è la vittoria agonistica in sé quanto invece la rimozione della cause che possono impedire ad un giovane di esprimere completamente i suoi talenti.

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